Nessuno riceve i residenti di Apollinara, Mandria del Forno e San Nico che per stamattina annunciano di voler bloccare il traffico stradale sul vecchio troncone della 106
Vibrante azione di protesta da parte dei genitori d’una trentina d’alunni che frequentano le scuole medie presso l’istituto comprensivo “Don Bosco” di Cantinella, a Corigliano Calabro. Nella mattinata di ieri hanno fatto irruzione nella sede municipale di Palazzo Garopoli con la pretesa d’essere ricevuti urgentemente dal sindaco Giuseppe Geraci o dall’assessore alla Pubblica istruzione Tommaso Mingrone.
Le famiglie – tutte residenti nelle periferiche contrade rurali di Apollinara, Mandria del Forno e San Nico – dall’inizio dell’anno scolastico vivono forti disagi causati dal disservizio comunale dovuto all’assenza dello scuolabus che dovrebbe accompagnare i loro figli a scuola.
Per i residenti di Apollinara siamo al paradosso: su circa settanta scolari che da lì devono recarsi a scuola, a Cantinella, il servizio di scuolabus viene garantito neanche alla metà di loro.
Sindaco ed assessore pare non fossero in sede ma a dispetto della loro protesta in municipio nessuno ha voluto ricevere i genitori di questi alunni sfortunati.
Loro però non si fermano e continuano a rivendicare il diritto al trasporto scolastico dei loro figli.
Stamattina – per come già ieri annunciavano – a partire dalle 6,30 tenteranno di “bloccare” il traffico veicolare lungo il vecchio troncone della Statale 106 proprio all’altezza del bivio che conduce ad Apollinara.
E ciò per richiamare in modo plateale l’attenzione delle istituzioni locali e dell’opinione pubblica sul problema che stanno vivendo.
Vicinanza è stata loro espressa dal sindacato Cgil, che nei prossimi giorni sulla questione aprirà un fronte di vertenza nei confronti dell’amministrazione comunale.
Frattanto, nel pomeriggio di ieri, l’assessore alla Pubblica istruzione Tommaso Mingrone diffondeva una nota istituzionale in cui annuncia di voler «migliorare la qualità e l’accessibilità delle strutture scolastiche e dei servizi complementari alla didattica» ed «accrescere la diffusione, l’accesso e l’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione nelle scuole», attraverso un finanziamento già ottenuto dal Comune e pari a 350mila euro destinato proprio all’istituto comprensivo “Don Bosco” di Cantinella oltre che alla scuola media “Toscano” del centro storico, per l’acquisto di computer, supporti e materiali informatici.
Apprezzabile. Purtuttavia a Cantinella v’è un nutrito numero di alunni cui il Comune stesso nega il diritto d’essere accompagnato a scuola.
Ciononostante l’assessore esprime la propria “soddisfazione” per il finanziamento ottenuto dal Comune e annuncia: «E’ ormai imminente l’apertura delle buste contenenti le offerte delle imprese che hanno partecipato alla gara per le forniture relative a due progetti che sono stati affidati direttamente alle scuole e da loro sono gestiti col supporto tecnico da parte del Comune».
In Municipio forse nessuno ha avvisato l’assessore che la sua “soddisfazione” va a farsi friggere di fronte al problema fondamentale degli alunni, che è quello d’avere il diritto di poterla raggiungere la loro scuola…