Sono giorni di fermento culturale, a Rossano, peraltro fermento non nuovo da quelle parti. Il motivo è dettato dal rinato interesse, mai sopito a dire il vero, nei confronti del Codex Purpureus, patrimonio della città bizantina, della Calabria e dell’umanità tutta.
Nelle scorse settimane, l’Amministrazione Comunale ha inteso proporre l’esposizione del Codex, al pari dei Bronzi dei Riace, all’Expo 2015 in programma a Milano. Una prestigiosa vetrina internazionale con sicure ricadute in ambito turistico e sul piano d’immagine. Nei prossimi giorni, inoltre, è in programma a Rossano un convegno, con la partecipazione di docenti Unical, proprio sul Codex e sulle prospettive future.
E noi? Il Comune di Corigliano, come consuetudine, sta a guardare, trascorrendo le giornate così, all’insegna del tirare a campare, contribuendo a seminare a dismisura sentimenti di rassegnazione, apatia e malcontento nella popolazione.
Nessun programma, nessuna visione, nessuna proposta a favore dei beni artistici e culturali locali, che pur sono tanti e ai più sconosciuti. Non ci si riferisce mica all’Expo, ma quantomeno a qualche mostra, a qualche rassegna, a qualche idea o iniziativa comunque di carattere nazionale.
Siamo fuori da tuttto, purtroppo. Ma qui si preferisce far scrivere qualche comunicato che dice poco o nulla, qualche proclama, mentre non si è capaci neppure di riparare le buche stradali e rendere decoroso e vivibile un territorio ormai spento.
GIORDANO BRUNO