C’è la tassa di soggiorno, ma non c’è un cestino per i rifiuti in più di un chilometro di lungomare. C’è la movida incontrollata, ma anche tanta buona volontà e voglia di fare da parte degli operatori turistici della città.
La piazzetta è rinata. C’è una gioventù che mette allegria in piazza Portofino, cartolina di una città giovane e con voglia di socializzare. Un’allegria coinvolgente, senza gli eccessi dei sabato sera delle grandi città. Qualcuno alza il gomito un po’ troppo, ma finisce li alle prime luci dell’alba, tra gli sfottò degli amici.
Una piccola cittadina la nostra, con i limiti, le restrizioni, chiamiamole pure le arretratezze, ma anche con una società più sana. Comitive di ragazzi forse un po’ rumorose, ma gente allegra, sempre e per bene.
I turisti storici sono tornati, in tanti aspettano con entusiasmo il completamento del lungomare, c’è voglia di rinascita, ma tante sono le criticità niente affatto combattute. Strade colabrodo, griglie rotte e pericole per i ciclisti, rifiuti un po’ ovunque e scarsa illuminazione in diversi punti della città. A contrada Fabrizio il ponte sul torrente Gennarito è la prova lampante di una incapacità cronica di rendere le strade sicure, di affrontare con efficacia anche il problema più semplice. Balconate mancanti su di un ponte da quasi un anno, non si tratta di mala amministrazione, è un caso di non coscienza. Nonostante tutto col passare dei giorni aumenterà il flusso dei turisti, con, si spera, l’aumento di affari per ristoranti, bar ed attività in genere. Capitolo mare e vita notturna. La parola d’ordine ora è “zitti e mosca”. Rumori molesti, decibel in eccesso e scarichi che riversano porcherie in mare, tutti argomenti da trattare da settembre in poi. Una città sgarrupata, con un malcontento crescente. Consultare il blog cittadino quotidianamente chiarisce l’indice di gradimento amministrativo. Lamentele, denuncie, sfoghi. Problemi che in un anno sono peggiorati, e pure di molto. Ma la stragrande maggioranza della città ha assunto col passare del tempo una insolita forma di comportamento rispetto l’attuale governo: l’indifferenza più totale. Un’amministrazione dall’operato simile al cartello della stagione estiva: un foglio bianco. Ed anche la barzelletta cronica del “non ci sono soldi” non regge più, non fa ridere, visto che gli sprechi dovuti all’inadeguatezza sono all’ordine del giorno.