A più di 24 ore dall’arresto di Rosy Canale, desidero esprimere qualche considerazione che aiuti a chiarire la posizione della Scuola, in relazione all’evento programmato al Metropol nella giornata di ieri. Di fronte alle notizie riportate dalle varie testate giornalistiche, lo sgomento di tutti è scontato e inevitabile. Pur tuttavia la decisione di proporre il suo esempio ai ragazzi è stata operata in assoluta buonafede.
La storia di Rosy ha convinto molti di quelli che hanno a cuore il riscatto di questa Terra da retaggi poco limpidi e onesti. E se la sua vicenda fosse giá letteratura, farebbe parte di quelle epiche che convincono, spingono, incoraggiano a fare di più e meglio per affermare i principi dell’onesta e della giustizia.
Ovvio che oggi prendiamo le distanze, non dal contrasto alle mafie, ma dalla persona che lo ha rappresentato. Certo, che non abbiamo verificato l’autenticitá della sua fedina penale. Prima di noi avrebbero dovuto farlo in tanti, sostenitori ben più qualificati di una o di più scuole di periferia.
Tante realtà quindi. Tutte impegnate a sostenere la forza dei fatti che ella stessa diceva di aver vissuto. Tuttavia, se oggi la delusione è grande, allo stesso tempo non ci prestiamo alle gogne di chi condanna a priori. Aspettiamo come tutti che la Magistratura operi in rettitudine e professionalità, così come il Procuratore Gratteri sta dimostrando da più tempo.
Crediamo che chi si presenta come icona dell’antimafia debba potersi specchiare in condotte trasparenti e irreprensibili.
Oggi gli atti della DDA, di Rosy Canale dicono tutt’altro.
E noi per questo, in attesa, sospendiamo ogni giudizio.
Susanna Capalbo
Dirigente Scolastica Ic Erodoto
Corigliano Calabro {jcomments off}