Prosegue a cadenza rallentata il processo d’appello relativo all’operazione Santa Tecla in corso all’aula bunker di Catanzaro. Stamattina era atteso l’inizio della requisitoria del procuratore generale dott. Salvatore Curcio, storico conoscitore delle vicende della ndrangheta coriglianese, di cui ebbe modo di occuparsi negli anni ’90.
È stato proprio il dott. Curcio ad avviare una serie di importanti inchieste giudiziarie, nelle vesti di sostituto della Direzione Antimafia di Catanzaro, che colpirono duramente il Locale di Corigliano e la ndrangheta operante nella Sibaritide. Invece, la requisitoria è stata rinviata a causa di schermaglie procedurali provenienti dal nutrito collegio di difesa, che ha preannunciato istanza di ricusazione della Corte in quanto già in passato avrebbe emesso sentenze per fatti identici a carico di alcuni dei computati del processo Santa Tecla. La Corte ha precisato che, proprio in previsione di questa obiezione, aveva avanzato al Presidente della Corte di Appello richiesta di astensione, che è stata, però, rigettata. In funzione della preannunciata ricusazione la Corte ha prima sospeso il decorso dei termini della custodia cautelare ed ha poi rinviato al prossimo 30 gennaio.