Il Commendatore, com’era affettuosamente definito, ci ha lasciato. Una stupida e improvvisa malattia ha avuto la meglio sulla fibra di Giorgio Aversente, 74 anni, uno degli imprenditori più geniali e tenaci che questa città abbia mai avuto, uno che ci ha raccontato, meglio di chiunque altro, cosa potrebbe essere questa terra se solo sfruttasse al massimo le sue potenzialità, il suo capitale umano.
Giorgio era un uomo simpatico e di successo, molto ricco, perché era riuscito a costruire il suo impero con sacrificio e valorizzando il meglio di uno spirito imprenditoriale fino a quel momento estraneo a questo territorio: prodotti di qualità, capacità di innovare, sviluppo aziendale prudente e al tempo stesso coraggioso, piena fiducia ai collaboratori. E poi una famiglia solida, coi figli tutti in prima linea a dargli una mano.
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