E’ tornato in libertà il coriglianese Damiano Giorgio Trebisonda, 35 anni, arrestato lo scorso 14 agosto perché accusato di concorso in detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti. La decisione è stata assunta nei giorni scorsi dal tribunale del riesame di Catanzaro (presidente Emma Sonni, giudici a latere Natale e Tarantino) che ha accolto la tesi difensiva del legale di fiducia di Trebisonda, l’avv. Francesco Paolo Oranges.
Trebisonda venne arrestato quasi due mesi fa dopo che un giovane del posto, R.A., fermato e perquisito dai carabinieri, venne trovato in possesso di sostanza stupefacente. R.A. riferì ai carabinieri che la droga la deteneva perché richiestogli, anche minacciosamente, da Trebisonda, che proprio in virtù di queste dichiarazioni venne arrestato. Dichiarazioni, però, che R.A. non confermò nè davanti al p.m. che lo interrogò, nè davanti al gip in sede di interrogatorio di garanzia e di convalida. Fu allora che il difensore di Trebisonda, l’avv. Oranges, in sede di suo interrogatorio tenutosi il 18 agosto scorso, eccepì la inutilizzabilità di quelle dichiarazioni che, da sole e rese senza le garanzie di legge, evidenziavano l’assenza della gravità indiziaria. Il gip di Rossano, però, per ben due volte, rigettava le richieste di revoca avanzate disattendendo le sollevate censure.
Giacinto De Pasquale