La decisione dell’esecutivo Geraci di trasferire gli uffici del Giudice di Pace presso il plesso scolastico di San Francesco a Corigliano Centro, con il relativo trasferimento delle classi attualmente li presenti all’edificio della scuola Toscano, fa registrare le prime reazioni. Il Gruppo del Pd in Consiglio Comunale attraverso una nota a firma del capogruppo, Giovanni Spezzano, esprime “perplessità in merito al sistema utilizzato dall’assessore e dalla giunta nel determinarsi su scelte cosi importanti.
Facendo presenti, che il Pd è per la razionalizzazione e la utilizzazione degli spazi e delle proprietà del comune, si chiede – afferma Spezzano – se non esistono altre soluzioni che vadano incontro alle esigenze non solo delle famiglie ma di determinati rioni della nostra città che vedono in quel plesso “San Francesco” un momento di incontro, di crescita e socializzazione dei ragazzi. Il Gruppo Pd, visto che sono state formate le Commissioni consiliari, chiede alla giunta se ritiene che l’argomento meriti maggiore attenzione e di convocare la Commissione consiliare preposta, perché certi di individuare soluzioni diverse. Certi di questa sollecitazione per come più volte espresso in Consiglio comunale – così termina il capogruppo Giovanni Spezzano – attendiamo un riscontro positivo su tale richiesta”. E sempre sullo stesso argomento registriamo una dichiarazione del segretario cittadino di Sel, Alberto Laise, il quale sostiene che: “La scelta di chiudere una scuola senza una discussione ne in sede consiliare ne all’interno della città é un biglietto da visita pessimo. Possibile – si chiede Laise – che non vi é, all’ interno del patrimonio comunale, un edificio atto ad ospitare il giudice di pace? Il comune é a conoscenza che, alla riduzione dei plessi, corrisponde la riduzione dei finanziamenti per gli istituti? La scelta – secondo l’esponente di Sinistra ecologia e libertà- é in perfetta linea con il disinteresse che lo Stato mostra da molti anni a questa parte per scuola e cultura. Vi é allo Scalo – segnala Laise – l’edificio dell’ ex geometra, abbandonato da anni, lo si espropri e si utilizzi come sede per il giudice di pace, si cerchi un’alternativa e si discuta. Non si segua l’esempio scellerato dell’ isolamento voluto dai commissari. Si discuta – così termina Laise – con la città”. E’ certo, comunque, che sull’argomento nei prossimi giorni si registreranno prese di posizioni ed anche iniziative, tenuto conto come nel recente passato un nutrito gruppo di genitori dei bambini che frequentano quel plesso, avevano dato vita ad una manifestazione di protesta che, come si ricorderà, diede i frutti sperati in quanto la scuola dal plesso di San Francesco non venne trasferita.
Giacinto De Pasquale