Solo se si individuano queste responsabilità politiche la Città potrà riconquistare se stessa
E’ giunto in questa Citta’ il momento di fare chiarezza. E’ arrivato il tempo di rimuovere quelle incrostazioni che il tempo, unitamente ad alcuni atteggiamenti poco edificanti assunti da taluni e certi ‘personaggi’ protagonisti (quasi) indiscussi della “scena” pubblica cittadina (ma non solo di questa) degli ultimi anni, ha depositato sugli atti e nella storia politico-amministrativa di questa Comunita’, costituendo così, di fatto, una cortina fumosa che cela la verità, quella dei fatti.
Ergo: non si può continuare a far finta di nulla, la Citta’ esige chiarezza, i cittadini meritano rispetto, Corigliano deve essere “restituita” alla propria storia, a se stessa, alla propria identità di Comunita’ “limpida”, virtuosa e degna dell’unanime rispetto altrui.
C’è una innegabile “questione etica” che pur essendo aperta nei fatti, in realtà, non è stata mai affrontata nel suo vero nucleo, nella sua sostanza e, questo, non si è verificato né per volontà (inespressa ma reale) dei diretti interessati né – più in generale – dal “ceto” sociale che ne ha i “rudimenti” culturali per farlo. Dunque si continua a vivere nell’ipocrisia del dire non dire, si continua a fingere di non sapere o, ancora di più, a dissimulare la “verità”.
Due sono i punti cruciali e dirimenti di questa brutta storia: lo scioglimento degli organi politico-amministrativi del Comune per infiltrazioni mafiose; l’avanzo di bilancio e, più in generale, la “falla” (il buco nero oscuro) presente nelle Finanze del nostro Municipio. Su questi due punti in tanti sono sempre pronti a proferire parola, pero’ lo si fa sempre senza entrare nel merito della materia che li costituisce. Infatti è cosa ovvia a tutti che per fare chiarezza e riportare luce alla verità dei fatti bisogna ripercorrere la ‘genealogia dei problemi, cioè bisogna risalire alla radice che ha generato lo stesso problema. Ma finora tutto questo non è stato fatto, anzi questi problemi sono stati solo ‘citati’ e discussi per strumentalizzarli.
Occorre necessariamente porre chiarezza su questi due punti, che tanto hanno pesato e tanto affliggeranno ancora la nostra Citta’, vi è l’esigenza sociale e reale di farlo, poiché la “svolta”, la rinascita, la ripartenza, o come meglio si vuole dire per indicare un nuovo percorso di ‘luce’ e di sviluppo della nostra Città, tanto osannata in questi anni, almeno a parole, da Destra a Sinistra passando per i Movimenti civici e dal Centro, potrà affermarsi solo partendo dalla verità storica intrinseca nel ‘fatto’ in sé, in quegli atti che anneriscono le carte e prima ancora la coscienza di alcuni nostri politici che, nonostante il buonismo di facciata, nonostante il vittimismo sempre espresso, sono stati e sono dei veri marpioni; che, nonostante e in nome dello stesso bene che hanno sempre predicato, hanno fatto della nostra città carne da macelleria.
Dunque professori, dottori, avvocati, giornalisti, cittadine e cittadini di Corigliano voi che vi occupate per mille diversi motivi di questioni importanti e trattate discipline sofisticate, voi che amate Corigliano, voi che avvertite l’esigenza di costruire un futuro radioso nel luogo dove avete sempre vissuto dovete prendere l’iniziativa sociale, individuale e singolare di aprire uno spazio vero, in cui confrontarsi, discutere e chiarire, e con analisi non di parte ma imparziali dal punto di vista politico portare alla luce della storia, regalare ai cittadini un grande momento di verità.