Recarsi alle urne il prossimo 17 aprile e votare SI per la difesa del nostro mare e del nostro territorio rappresenta un impegno ed una responsabilità di fronte alle quali non intendiamo sottrarci. Proprio perché dai risultati del quesito referendario sulle trivelle dipenderà una buona parte delle possibilità di sviluppo di una Sibaritide che è ampiamente in debito con i governi regionali e nazionali per la mancata attivazione di politiche di crescita economica sostenibili e compatibili con il rispetto dell’ambiente,
confermiamo il nostro impegno affinché chi segue e condivide le nostre azioni ed i nostri programmi politici possa recarsi alle urne per esprimere un SI convinto contro le trivelle e quindi contro l’ennesimo tentativo di mortificare le ambizioni di una comunità che pretende una considerazione maggiore da parte delle istituzioni nazionali. Invitiamo, pertanto, i cittadini a recarsi alle urne per manifestare il proprio dissenso e disagio contro politiche industriali che sanno poco di sviluppo e tanto di ennesima presa in giro, soprattutto per le future generazioni. L’astensione dal voto, che rappresenta l’arma di protesta dei cittadini contro l’immobilismo di una certa politica nonché la cartina di tornasole di un evidente sfilacciamento di rapporti tra eletti ed elettori in un sistema democratico sempre più pallido e debole, non può assolutamente riversarsi sul referendum del 17 aprile. Al contrario, è necessario che un gran numero di elettori coriglianesi si rechi alle urne per dimostrare come su temi che riguardano lo sviluppo, anche del proprio territorio, vi debba essere attenzione e partecipazione. Di fronte ad un governo nazionale sempre più invischiato nello scandalo dei pozzi petroliferi della Basilicata che invita all’astensionismo sul quesito referendario, ad un governo regionale che, pur essendo tra i proponenti il referendum, non esprime una posizione chiara e netta su un argomento così importante alla vigilia del voto, ad un partito democratico silente ed oscillante tra tante tesi, è necessario che i calabresi e gli abitanti del nostro territorio diano una risposta chiara e netta in favore di uno sviluppo armonico. Bene ha fatto, pertanto, la Provincia di Cosenza a presentare osservazioni alla Valutazione di Impatto Ambientale sul progetto di perforazione di un pozzo esplorativo per la ricerca di idrocarburi nei pressi della foce del Crati nel territorio di Cassano allo Ionio in un’area importante sotto il profilo archeologico e paesaggistico. E’ questo un primo momento di lotta e di affermazione delle ragioni della difesa del territorio che non potrà che trovare conferma in una partecipazione attiva al voto referendario del prossimo 17 aprile.
Corigliano Calabro, 8 aprile 2016
Gruppo consiliare “Alleanza per Corigliano”
Antonio Ascente
Franco Bruno
Francesco Algieri