Lettera aperta al: Dott. Gianfranco Tomao – prefetto della provincia di Cosenza. Dott. Alfredo Anzalone – Questore della provincia di Cosenza. Al Dott. Giuseppe Geraci – Sindaco di Corigliano Calabro. Al Dott. Giuseppe Antoniotti – Sindaco di Rossano AL Comandante Provinciale Carabinieri Cosenza –Col. Francesco Ferace.
Non è la prima volta che il Movimento richiama cortesemente la Vs attenzione sul problema oramai dilagante ed incontrollato dell’immigrazione in generale, sugli effetti collaterali, quasi tutti negativi che questo fenomeno comporta e sul non rispetto e attuazione della legislazione sia europea che nazionale ancora oggi in vigore.
Né tanto meno possiamo delegare la Madonna di Loreto a fare miracoli per contrastare il fenomeno o sostituirci noi agli organi competenti che dovrebbero sorvegliare secondo i dettami di legge. I politici, da parte loro se ne sono lavati le mani, hanno perso la capacità di fare la buona politica, cioè sganciata dagli interessi di parte, si dilettano a riempirci la testa di belle parole come: integrazione, accoglienza e solidarietà, lontanissime dall’essere attuate nel nostro territorio visto le condizioni non favorevoli causa anche la sciagurata condizione economica. Considerato che il Prefetto e il Questore in quanto rappresentanti il Governo a livello provinciale hanno il potere di esercitare tutte le funzioni dell’amministrazione periferica dello Stato ed in quanto titolari della funzione di coordinamento in materia di ordine e sicurezza, in particolare, attraverso il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica e visto che il Prefetto in più svolge una funzione di coordinamento della strategia della sicurezza nella provincia, insieme al Questore che rappresenta in ogni provincia il vertice dell’amministrazione della pubblica sicurezza ed assieme ai comandanti provinciali delle altre forze di polizia, Vi chiediamo di attuare le norme che regolano il pacchetto sicurezza, “tra l’altro legge dello Stato” e tutte quelle misure e provvedimenti in esso contenuti che contrastano il fenomeno dell’immigrazione clandestina, e di applicare la legislazione europea e nazionale che ne regola i flussi migratori, affinché si possa giungere alla eliminazione dei gravi pericoli che persistono e che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana. Si ricorda inoltre alle S/V che è tuttora vigente una legge della Repubblica italiana, la cosiddetta legge Bossi-Fini, varata dal Parlamento italiano il 30 luglio 2002 nel corso della XIV legislatura, questa legge sostituisce ed integra la precedente, la cosiddetta legge Turco-Napolitano, le caratteristiche della legge e la sua applicazione certamente non spetta a noi ricordarvele. Per quanto riguarda i Sindaci, in quanto ufficiali del governo e stando al testo unico delle autonomie locali, come modificato dal decreto legge 23 Maggio 2008, N°92 e convertito in legge 24 Luglio 2008 in materia di sicurezza pubblica che gli dà il potere di adottare con atto motivato provvedimenti, anche contingibili e urgenti nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento al fine di prevenire e di eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana godono dell’appoggio del Prefetto purchè i provvedimenti del decreto legge citato siano preventivamente comunicati allo stesso anche ai fini della predisposizione degli strumenti ritenuti necessari alla loro attuazione. I Sindaci, inoltre hanno il potere di applicare in tutto il territorio comunale il divieto di accattonaggio esteso a qualsiasi forma di mendicità, anche non molesta, invasiva e con mezzi fraudolenti, debbono segnalare alle competenti autorità la condizione irregolare dello straniero per la eventuale adozione dei provvedimenti di espulsione, debbono denunciare, una volta accertato il reato di ingresso e permanenza illegale nel territorio dello Stato; hanno anche il potere oltre alle ammende da applicare ”5.000- 10.000 euro” anche quello della confisca dell’appartamento per chi affitta a clandestini, oltre a verificarne, da parte dei competenti uffici comunali, le condizioni igienico – sanitarie. E’superfluo ricordarvi che i cittadini ed il territorio vivono una situazione che va ad aggravarsi giorno per giorno nonostante l’egregio lavoro delle forze dell’ordine che giornalmente intervengono raccogliendo le continue proteste dei cittadini costretti a vivere chiusi in casa per evitare che si trovino stranieri malintenzionati, ubriachi e senza fissa dimora sull’uscio di porta come più volte è capitato e capita. Come se ne esce ? Quali sono le alternative ? Non VI chiediamo che veniate con la clava e li cacciate via o li inducete a miglior vita, ma che applichiate la legislazione europea e nazionale tuttora vigente e che tra l’altro rientra a pieno titolo nelle V/S mansioni.
Per il movimento centro storico: Un progetto per non morire.
Luzzi Giorgio