“La storia è circolare”… Quante volte si usa questa frase per sostenere che gli avvenimenti, più o meno importanti, tendono a ripetersi e, se si è attenti nel valutarli, si potrebbero apportare i correttivi necessari per far sì che non siano dannosi o, almeno, se ne limiti l’impatto negativo. Un anno fa l’Amministrazione comunale ed il Prefetto di Cosenza si videro costretti a trasformare il Palazzetto dello Sport di Corigliano in un centro d’accoglienza per minori non accompagnati.
Iniziò un’estate tremenda, soprattutto per quei poveri ragazzi, che si videro scaraventati in una sorta di carcere in cui le condizioni di vita erano estremamente precarie. Presentammo come SEL-Sinistra Italiana un esposto sulle condizioni dei ragazzi e sulle vicende che portarono ad un appalto dato con affidamento diretto ad una onlus legata ad un assessore ed un’interrogazione parlamentare sulla vicenda. Sostanzialmente, tra le questioni da verificare c’era il grave ritardo nel trasferire in una struttura idonea i ragazzi. La legge determina in 48/72 ore il tempo massimo di stazionamento in strutture provvisorie. Nel Palazzetto dello Sport stettero per quasi tre mesi. Ed allora, credo che nessuno lo possa negare, ruolo fondamentale nella gestione dell’emergenza furono le associazioni di volontari. Da quell’esperienza abbiamo ereditato due cose: la creazione di alcune esperienze d’accoglienza per minori di grande spessore (Mondiversi) che, oltre a dare una vita dignitosa ai ragazzi, garantiscono lavoro ad un buon numero di giovani coriglianesi (anche se da mesi non percepiscono lo stipendio… Amministrazione attrezzati!); la certezza che il nostro Comune, al netto di sterili polemiche su possibili barricate, è destinato ad essere sede di sbarco per i migranti. E questo è un fatto ineluttabile. Che sia un bene o un male, accade ed accadrà fintanto che il dramma dei profughi sarà in atto. E si torna alla storia circolare: perché le Amministrazioni coinvolte, ivi compresa quella di Rossano estremamente pronta a stimolare il Sindaco sulla fusione ma silente sulla questione dell’accoglienza, si fanno trovare ancora una volta impreparate? Perché il Palazzetto dello Sport, luogo che giace in uno stato d’abbandono da un anno e che ha perso il suo utilizzo originario – altro mistero -, torna ad essere l’ultima speranza per quest’emergenza largamente annunciata? Non vogliamo entrare nella questione della mancata gara d’appalto e nella questione riguardante la volley… però che il Palazzetto sia divenuto un monumento abbandonato è una vergogna.
Ci auguriamo che entro poche ore i profughi riescano a trovare sistemazione idonea e che, finalmente, le istituzioni coinvolte si rendano conto che dobbiamo creare una struttura adatta a gestire questo tipo di emergenze. I fondi europei esistono e sono numerosi. Si potrebbe creare una struttura adatta a garantire gli standard minimi di accoglienza. Naturalmente non ci aspettiamo che quest’amministrazione divenga quella illuminata e citata dal Times di Mimmo Lucano, ci aspettiamo però che si creino le condizioni per garantire il rispetto delle leggi e si inizi a prevenire ciò che è largamente annunciato. A meno che non si voglia farlo solo perché è impopolare farlo con l’approssimarsi delle campagne elettorali… Se così fosse… beh faremmo, tutti, veramente pena.
Alberto Laise Assemblea Nazionale Sinistra Italiana
Sergio Paciolla Coordinatore Sinistra Italiana Corigliano Cal.