“Dispiace deludere le aspettative del sindaco di Corigliano Rossano, ma la sottoscritta, anche durante le festività natalizie, è impegnata alacremente per il territorio, a differenza di chi si dimostra giorno dopo giorno non all’altezza di compiti di governo,
e non ha bisogno di studiare tutto ciò che è afferente le tematiche e problematiche della comunità, in quanto non ha mai smesso di farlo. Questo vale anche per la questione legata all’ammodernamento della strada statale 106, finalmente giunta ad un positivo epilogo grazie all’accelerazione impressa dal Presidente della Regione Calabria, onorevole Roberto Occhiuto. Duole constatare, infatti, come lo stesso sindaco, da ingegnere informatico qual è, in epoca di digitalizzazione, chieda alla scrivente di procurargli documentazione in materia, poiché evidentemente incapace di farlo da solo attraverso il portale istituzionale ufficiale del Ministero delle Infrastrutture. Dargli anche semplicemente ripetizioni, quindi, risulterebbe essere tempo perso: preferisco continuare a dedicarmi al compito affidatomi dai cittadini, come dovrebbe fare anche lui a fronte di una città sempre più nel degrado”.
È quanto dichiara, in una nota, l’onorevole Pasqualina Straface, consigliere regionale di Forza Italia.
“Senza addentrarmi in tecnicismi o dati che risulterebbero incomprensibili a molti, mi limito a formulare alcune semplici riflessioni. Anzitutto, sul progetto del Megalotto 8 così fortemente evocato dal sindaco Stasi: assolutamente irrealizzabile, come testimoniato dall’attesa che lo caratterizza da ben 16 anni a questa parte, perché ritenuto dai preposti enti inidoneo e non fattibile. Poi, l’aspetto inerente la mancata copertura finanziaria del nuovo progetto: evidentemente il sindaco non riesce a comprendere neppure quanto scritto, nero su bianco, dallo stesso Presidente Occhiuto solo qualche settimana addietro, allorquando, con apposita comunicazione indirizzata al Ministero, ha richiesto l’integrazione del finanziamento del nuovo progetto (333 milioni di euro), da affiancare a quello già disponibile a tale scopo (ossia 151 milioni di euro) e ampiamente previsto dal Contratto di Programma 2016/2020 e confermato nei successivi aggiornamenti. Allora – prosegue il consigliere Straface – mi chiedo: secondo il sindaco di Corigliano Rossano, dovremmo forse rinunciare ai 151 milioni di euro già in dotazione, necessari invece per la realizzazione di questa importante infrastruttura attesa da decenni? Un vero e proprio paradosso, se si pensa, inoltre, che il medesimo progetto prevede, in luogo delle gallerie vagheggiate da Stasi (e che, queste sì, violenterebbero il territorio), addirittura una soluzione innovativa: un ponte “trasparente”, un’opera capace di valorizzare al meglio la centralità e le potenzialità della terza città della Calabria. Che Stasi risulti essere disinformato, poi, lo testimonia ulteriormente la mancata conoscenza della comunicazione, datata 6 dicembre 2021 ed a firma del commissario straordinario Anas, ing. Massimo Simonini, con la quale lo stesso informa il Governo degli sviluppi perseguiti in tale ambito. Oggetto della missiva è, difatti, il tratto CZ 388 della SS 106, ossia il nuovo asse di collegamento in variante fra il viadotto Coserie (Rossano) e la SS 534 (Sibari), laddove viene espressamente menzionato “il tratto di circa 30 km tra Sibari e Rossano, un nuovo tracciato caratterizzato da due carreggiate separate e due corsie per senso di marcia, posto in affiancamento alla linea ferroviaria esistente”. Questi i fatti, dunque, e questo il percorso intrapreso in modo virtuoso dalla Regione Calabria e sostenuto con convinzione dalla scrivente, la quale non difende alcun interesse particolare né chicchessia, ma unicamente porta avanti le istanze di sviluppo del territorio e delle popolazioni. Un concetto molto facile da capire e chiaro a tutti i cittadini – conclude Straface – ma evidentemente difficile da accettare solo per Stasi. Mi auguro che le festività natalizie possano essergli utili, dunque, per informarsi, lasciando per altri talune insinuazioni e dedicandosi piuttosto all’attività amministrativa, della quale si avverte fortemente il bisogno”.