Nei due comuni, più volte sciolti per infiltrazioni mafiose, arranca il centrosinistra
Ci sono luoghi che segnano più di altri la commistione tra mafia e politica. Lande dove l’antistato si è fatto stato: comanda, dirige, penetra. Li soffoca una coltre plumbea difficile a diradarsi, che avvolge e intorbida, infetta gli appalti pubblici, smista prebende, gestisce posti, fa incetta di clientes. Corigliano Calabro e Isola Capo Rizzuto sono avamposti di ‘ndrangheta. A queste latitudini imperversano famiglie dai cognomi temuti: sono i Carelli, i Forastefano, gli Arena, i Nicoscia.
Corigliano e Isola più volte sono stati sciolti per infiltrazioni mafiose: domenica tornano al voto per l’elezione del sindaco e il rinnovo del consiglio comunale.