E’ una ricorrenza attesa e sentita, quella che si ripete tra il 22 e il 25 aprile di ogni anno, in città per il Santo Patrono Francesco di Paola. Devozione per il Santo Francesco che la comunità coriglianese ha eletto Santo Patrono dopo che la città nel 25 aprile del 1588 fu salvata da un devastante terremoto che eliminò quasi totalmente le zone limitrofe. Calendario religioso e civile come sempre che si divide tra cerimonie istituzionali e pubbliche.
Sante messe previste presso il santuario, sito nel centro storico ausonico, al mattino per i primi tre giorni alle ore 7:00, 8:00 e 9:30, per il 24 una aggiuntiva alle 10:30 e il 25 un’altra per mezzogiorno. Alle ore 18:30 di tutti e quattro i giorni saranno celebrate le messi solenni. La solenne concelebrazione del 25 aprile alle 10 sarà presieduta da monsignor Antonio Ciliberti, arcivescovo emerito di Catanzaro-Squillace, nel corso della quale si rinnoverà il rituale della consegna delle chiave d’oro della città da parte dei componenti la Commissione straordinaria del comune al Santo Patrono come simbolo di affidamento e protezione. Per quanto riguarda le processioni del simulacro del Santo sul territorio cittadino, alcune si sono già tenute, mentre per oggi alle 9 la statua farà tappa presso la casa comunale, per poi scendere alla volta dello Scalo dove rimarrà fino alle 15. Successivamente il corteo procederà verso Schiavonea dove rimarrà fino a sera. Alle 21.15 il corteo ripartirà alla volta di Corigliano centro per giungervi intorno alle 22, qui è prevista l’accoglienza del Santo e seguirà un messaggio di don Francesco Agrippino. Per giovedì 25 aprile alle 15:30 è in programma la processione orante e comunitaria che attraverserà le vie del centro storico. Prima del rientro in santuario ci sarà la tappa obbligata nella chiesetta che il taumaturgo fondò nella sua permanenza a Corigliano denominata “San Francischielli”.
Giacinto De Pasquale