Con questa lettera aperta alla città, intendo portare a conoscenza della pubblica opinione la mia personale esperienza politica che mi accingo a compiere in vista delle prossime elezioni amministrative di fine maggio. Mi chiamo Gianfranco Pedace, ho 25 anni ed ho deciso di candidarmi alla carica di consigliere comunale in una lista civica in supporto del Prof. Giovanni Leonino.
Diversamente da come si può pensare, non mi è stato chiesto di candidarmi, magari per riempire una lista come spesso accade, bensì sono stato io a cercare il Prof. Leonino ed a chiedergli di candidarmi nelle sue liste. Il perché è presto detto. Ho maturato questa mia scelta perché sono stufo dell’attuale triste situazione in cui versa ormai da anni il nostro comune, anche a causa delle varie vicissitudini accadute nel recente passato. Ho colto dunque l’occasione della candidatura a Sindaco della città del Prof. Leonino, persona che conosco direttamente in quanto è stato mio insegnante al Liceo Scientifico ed è persona stimata da tutti per la sua onestà, la sua generosità, la sua propensione all’ascolto.
La mia candidatura è volta a sensibilizzare la comunità locale, e soprattutto i giovani affinchè inizino a rendersi partecipi della vita pubblica ed a prendere in mano personalmente le redini della nostra Corigliano, perché il futuro siamo appunto noi giovani. Siamo noi giovani, infatti, a dover porre le basi per creare il nostro futuro, quindi è ora di dire basta alla pratica di sottostare alle regole che ci vengono imposte dall’alto e dai soliti noti, basta guardare il nostro paese che crolla sotto gli occhi di noi tutti giorno dopo giorno.
Rimbocchiamoci le maniche e lavoriamo per rendere di nuovo dignitoso il territorio di Corigliano Calabro. Tutto questo è possibile grazie alla candidatura a Sindaco del Prof. Giovanni Leonino e dell’impegno profuso per questa giusta causa da tanti comuni cittadini, soprattutto giovani, insieme per scrivere una pagina nuova di storia politica ed amministrativa e segnare positivamente i destini della nostra comunità.
24 Aprile 2013
GIANFRANCO PEDACE
l’Ufficio Stampa