Al Commissario Governativo
Del Comune di Corigliano
Dott.ssa Rosalba Scialla
Premesso che il decreto di proroga dello scioglimento del consiglio comunale di Corigliano Calabro emesso dal Presidente della Repubblica del 25 Settembre 2012 recita testualmente, tra l’altro: “Constatato che non risulta esaurita l’azione di recupero e risanamento complessivo dell’istituzione locale e della realta’ sociale, ancora segnate dalla malavita organizzata”
Preso atto che la proroga di mesi 6 si è resa necessaria assommandosi, quindi, ai precedenti 18 mesi iniziali di commissariamento,
Considerato che a sostegno del richiamato atto sono state addotte gravi e motivate ragioni tra le quali si rammentano:
“che (la Commissione) sta operando in un ambiente reso particolarmente difficile da forti tensioni politiche, sociali ed amministrative,………. ed acuite a seguito dell’adozione del provvedimento dissolutorio”…….
…”nonche’ (la Commissione sta operando) a rafforzare l’ente contro ulteriori tentativi di penetrazione malavitosa che avevano reso permeabile la struttura comunale alle azioni pervasive della locale criminalita’ “……
…..” la struttura burocratica, incapace di assicurare la regolarita’ nella gestione di diversi ambiti di attivita’ comunali ….e la gestione del territorio, ove e’ stato riscontrato un grave disordine amministrativo, organizzativo e finanziario.”
…”scarsa collaborazione dell’apparato burocratico, ancora esposto a forme di pressione”…
….”uffici tecnici lavori pubblici ed urbanistica, che devono essere ricondotti nel quadro della piena legalita’, … Per i motivi descritti risulta necessario che la commissione
disponga di un maggior lasso di tempo per completare le attivita’ …….essendo ancora concreto il rischio di ingerenze della criminalita’ organizzata”.
Tutto quanto sopra valutato con grande attenzione e preoccupazione, ne discende tuttavia naturale il chiedersi:
sono stati bastevoli a fronte dei primi insufficienti 18 mesi solo altri 6 mesi per avviare a soluzione le gravissime problematiche così drammaticamente rappresentate? e ancora: perché mai a Gennaio sono stati riconfermati in toto i decreti per i responsabili di settore senza rimarcare un cambiamento di indirizzo della struttura rispetto a quello ” consueto” ?
Dunque se la macchina comunale resta di fatto la stessa, quindi “permeabile a penetrazioni esterne di varia origine”come si può pensare di garantire “ai nuovi organi elettivi un’amministrazione in grado di assicurare il buon andamento e l’imparzialita’” giustamente richiamata nel decreto?
Perchè non si è insistito nel chiedere un’ulteriore prolunga del Commissariamento per portare a termine l’opera di riconduzione a piena legalità?
Ed infine, perché non si è scelto di insediare pienamente i tecnici “sovraordinati” con valenza piena, sostituendoli ai locali, in modo da avviare e tracciare ex novo metodi ed operatività esemplari che la classe dirigente successivamente incaricata o tornando a riprendere la redini del meccanismo comunale, avrebbe potuto seguire?
Su questi interrogativi che spero non preoccupino solo me come cittadino, preso atto del silenzio assordante dei partiti che si sono svegliati dal loro lungo torpore solo perché presi dalla ricerca del sindaco principe azzurro da dare in sposo a Biancaneve amministrazione, gradirei sapere il Suo punto di vista, dottoressa Scialla, anche perché se la situazione dovesse essere quella tratteggiata ed il tempo non fosse stato sufficiente, per come penso io, si rischia che per la Biancaneve del nuovo Sindaco che a breve Corigliano andrà ad eleggere, l’Amministrazione, non sarà altro che una bella mela avvelenata!
Con perfetta osservanza,
Arch. Mario Gallina