È tradizione mai sopita. Riaffiora ogni anno, puntualmente, nel periodo di Quaresima e ravviva la quotidianità dei credenti e delle rispettive abitazioni.
Attesa e speranza, così, si fondono mirabilmente sotto l’egida di questi simboli di autentica fede, fervore religioso, devozione popolare.
Le Croci luminose, esposte in numerosi balconi del territorio di Corigliano, rappresentano un segno distintivo della religiosità locale: sentimento d’appartenenza, ossequio alla Santa Pasqua e alla Resurrezione di Cristo.
A corredo di queste poche ma sentite righe, una splendida foto di qualche anno addietro del dottor Carlo Caruso, raffigurante alcune abitazioni del Centro Storico all’uopo illuminate. Nel borgo antico come nello Scalo, a Schiavonea come nelle frazioni, gli occhi si riempiono di gioia nella condivisione.
Rendere tributo a questa abitudine, così cara a tante famiglie coriglianesi, è, pertanto, atto doveroso e giusto. Tutto scorre, fuorché la beltà dei cuori nella fedeltà alla sacralità.
FABIO PISTOIA