di GIOVANNI FERRARI
“Solo la scissione e il contrasto rendono ricca e fiorente una vita. Che sarebbero la ragione ed la temperanza senza la conoscenza dell’ebbrezza”.
Hermann HESSE: scrittore e poeta tedesco. In Narciso e Boccadoro p.174.
E’ partita la proposta di legge regionale d’iniziativa popolare per la scissione dei due comuni CORIGLIANO E ROSSANO impropriamente fusi e completamente con-fusi. E’ ora della riscossa, del desiderio, della passione è ora della grande battaglia, ogni cittadino si deve sentire coinvolto, partecipe e responsabile, oggi è il treno che passa, non passerà mai più, oggi è la festa, passata la festa di San Francesco, la festa è finita: IO HO FIRMATO E TU? Si è tenuta sabato scorso una bellissima e partecipata assemblea pubblica presso l’ex chiesa di San Giacomo oggi Beato FELTON, persone venute spontaneamente da ogni luogo, sia per assistere alla dettagliata spiegazione della proposta di legge da parte dell’ex Segretario Comunale Avv. Michele Viceconte, sia per firmare. Quando un matrimonio o una coppia non va, bisogna avere il coraggio e l’onestà intellettuale di separarsi e di divorziarsi, è una tensione dolorosa ma necessaria al vivere civile.
La memoria mi riporta al grande romanzo “ I Promessi Sposi “ di Alessandro MANZONI “ Questo matrimonio non s’ha da fare, né domani né mai”, aggiungerei per il bene comune delle due città.
A Corigliano, purtroppo, necessita non solo la cultura del fare, ma soprattutto la cultura del dare, con la voglia di aprirsi e dialogare con tutti, ossia con le energie e le molte intelligenze innovative: l’informazione, la legalità, la trasparenza, l’inclusione, la competenza, la collaborazione tra pubblico e privato; bisogna avere il coraggio e la forza di sconfiggere il MALAFFARE che da anni serpeggia nel Comune di Corigliano, i giovani attendono vacuamente e con speranza un futuro che non verrà, mossi dalla convinzione che non c’è modo migliore di guardare alla nostra città se non attraverso gli occhi dei cittadini che quotidianamente la vivono, i cittadini devono essere i protagonisti della Città al fine di raccogliere esperienze e visioni del futuro da parte di due tra i più importanti conglomerati urbani della sibaritide: Corigliano e Rossano, una ricerca quali-quantitativa, dunque, per cogliere la realtà da diversi punti di vista e cercare un terreno comune di confronto, rappresentative di diverse realtà territoriali. In questi ultimi anni i Coriglianesi stanno attraversando una situazione di grave sofferenza, questa è, trasversalmente, la condizione in cui versano le due Città nella percezione dei rispettivi abitanti, i provvedimenti messi in atto dall’attuale Amministrazione nel corso di questi anni sono stati pochi e largamente insufficienti, tutto ciò spiega, tra le attese più vivaci emerse vi è un bisogno profondo di maggiore sicurezza/legalità e l’attesa concreta di interventi volti a restituire alla propria Città il necessario decoro e un assetto urbanistico funzionante. Il riferimento, in quest’ultimo caso, va soprattutto alle strade dissestate, alla viabilità, e ai trasporti pubblici, oggi percepiti come fortemente carenti in molte delle realtà territoriali: mi chiedo e chiedo a voi tutti cari concittadini.
Quale anno sarà ripristinato il ponte attualmente chiuso che collega Frabrizio Grande a Schiavonea? Il tema più importante sentito dai Coriglianesi è quello della legalità/lotta alla corruzione nella pubblica amministrazione, maggiore tutela della legalità e un’intensificazione della lotta al crimine. Un tema, ancora, molto sentito è quello del lavoro, una piaga endemica a cui non è stata trovata un’adeguata soluzione, difatti la richiesta di lavoro occupa il primo posto nelle aspettative dei cittadini, un elemento particolarmente critico specie per le generazioni più giovani, le quali chiedono politiche occupazionali più organiche che possano agevolare anche chi è spinto dal desiderio di fare impresa. Particolare sensibilità dei cittadini anche verso la questione ambientale, che si rivela sia sotto forma di riduzione dell’inquinamento che di ampliamento del verde pubblico, oggi, al contrario non possiamo uscire da casa che ci troviamo in mezzo a montagne di spazzature, di fogne esplose, di topi, cani e gatti randagi, è una vera e propria vergogna di inciviltà, ecco perché ho scritto che a Corigliano al posto dell’assessorato all’Ambiente è stato istituito l’assessorato alla MERDA ED ALL’INGUINAMENTO AMBIENTALE. Bisogna restituire alla Città spazi inutilizzati, trasformandoli in contenitori di progettualità e innovazioni dal basso che intercettano reti attive di partecipazione e generano cultura volta all’apertura e alla collaborazione, catalizzando nuove forme di economia condivisa e sviluppo urbano, un vero e proprio sviluppo di cambiamento verso un modello di Città creativa che sia in grado di trovare nuovi significati e connessioni tra produzioni e consumo. Sono, altresì, auspicabili interventi volti a restituire alla Città un assetto urbano funzionante. Il riferimento è soprattutto alle strade, alla viabilità e ai trasporti, oggi percepiti come fortemente carenti in molte realtà territoriali.
Le aspettative dei cittadini vanno nella direzione di alcune buone pratiche volte al recupero della Città, alla riqualificazione e al decoro dei suoi spazi pubblici, a forme inclusive e diffuse di sostenibilità. E’ crescente il bisogno di partecipazione, anche grazie ai social network, che sovente diventano di fondamentale importanza per far accrescere il contributo individuale allo sviluppo citadino.
A Corigliano sono svergognatamente fallite precedenti amministrazioni, colluse con il MALAFFARE per infiltrazioni mafiose e pertanto sciolte dal Ministero dell’Interno commissariando il Comune, ex Sindaci ed amministratori, hanno pensato bene a sistemare i propri affari, sistemando i propri familiari ad assunzioni clientelari per chiamata diretta senza aver vinto alcun concorso, invece di pensare ai problemi della povera gente che soffre e non riesce ad arrivare a fine mese, mi chiedo e chiedo a voi cari concittadini come sia possibile che un ragazzo sprovveduto che non ha mai conosciuto la pubblica amministrazione, gestire e amministrare non solo Corigliano ma anche Rossano? Cari coriglianesi avete votato a livello plebiscitario sia questa pseuda fusione, sia questo sprovveduto Sindaco, oggi tutti pentiti, finalmente si presenta l’unica e sola occasione quella di andare a firmare per ritornare alle nostre radici, alla nostra storia, alle nostre tradizioni, alla nostra vera identità con l’orgoglio di essere sempre coriglianesi.
Prof. Giovanni FERRARI
Docente Universitario