Vi racconto quanto accaduto stasera a (omissis), mi reco dal mio medico di famiglia (persona ovviamente nota), gli orari al pubblico del lunedi sono 16,30-19,00, arrivo alle ore 18,30 circa e lo studio appare chiuso, porta chiusa e luci spente. Lo telefono sia al fisso che al cellulare e nessuno mi risponde, suono il campanello dello sudio e nessuno mi risponde, ciò nonostante decido di aspettare fino alle 19,00 davanti la porta dello studio, pensando che fosse andato a far visita a qualche ammalato.
Cinque minuti prima delle 19,00 arriva un’autovettura della polizia municipale con a bordo una vigilessa alla guida e un vigile, che con grande disinvoltura scende dall’auto e si avvicina al portone di ingresso dello studio medico, come per incanto la porta si apre ed il “dottore” era all’interno dello studio, riceve il vigile si soffermano a parlare per circa 10 minuti, il vigile ed il dottore escono e per essere ascoltato quasi quasi devo convincere il dottore che frettolosamente stava andando via. In tutto questo si travisano più reati: il dottore che si chiude all’interno dello sudio e non consente di visitare i pazienti, nonostante io fossi andato durante gli orari di ricevimento pazienti esposti in bacheca; il vigile che durante le sue ore di lavoro passa dal suo medico per questioni personali, che per le modalita’ sopra descritte di sicuro aveva appuntamento con il “medico” mentre tutti gli altri pazienti fanno la fila per ore; ed infine la cosa più grave è che noi cittadini paghiamo le tasse per poi ricevere in cambio da persone preposte a svolgere funzioni pubbliche, atteggiamenti poco professionali, favoritismi spiccioli e chi più ne ha più ne metta.