Leggo quotidianamente di bande di ladri e furfanti che di notte si intrufolano nelle case della gente che riposa serenamente e fa razzia di tutti quei beni preziosi che ognuno, da anni, con immensi sacrifici è riuscito a mettere da parte. Soprattutto beni preziosi più che per il loro valore commerciale bensì per i ricordi di generazioni passate. Talvolta, come è successo pure a me, piccoli pezzi che custodivano ricordi familiari inestimabili.
L’appello che intendo rivolgere alle autorità preposte alla sicurezza ed alla salvaguardia della incolumità delle famiglie, Sig. Prefetto, Sig.Questore, Sig. Sindaco, è questo: quando noi onesti cittadini potremo ritornare a vivere serenamente? Voglio continuare a vivere onestamente, così come ho fatto fino ad oggi e continuando ad inculcare ai figli il senso del rispetto, della giustizia e dell’onestà. Ho subito tempo addietro lo stesso furto di notte ed ogni sera prima di andare a letto da allora tutta la famiglia si accerta se tutte le precauzioni adottate dopo il furto siano state prese. Ecco, viviamo in un clima di eterna paura e di terrore che di notte potrebbe accaderci ciò che ci è già accaduto. In queste condizioni come faccio ad insegnare alle future generazioni che lo Stato ci tutela, ci assiste, ci difende, ci protegge, in una parola ci custodisce? Come mai questi ladri furfanti che di notte entrano nelle case senza svegliare nessuno, certamente armati di tutto, non vengono mai arrestati? Stiamo pensando di formare delle ronde notturne che permettano ai nostri cari di dormire sonni tranquilli. Così facendo, però, ci sostituiamo allo Stato e per me è una totale sconfitta. Sono sempre stato convinto che debbano essere le Istituzioni ad occuparsi dei delinquenti che infestano le nostre case e non noi. Voglio chiudere con un appello, rivolto a tutte le forze preposte alla salvaguardia ed alla incolumità di tutti noi cittadini, aiutateci, vigilate ed investigate in modo da poter vivere tranquilli e con tanta fiducia perchè siamo cittadini perbene e tali vogliamo rimanere.
Un onesto cittadino