In riferimento al Progetto per il recupero, adeguamento e allestimento secondo piano di edificio Taverna da destinare ad inclusione sociale e miglioramento condizioni di sicurezza e legalità con una delibera di giunta n. 163 del 15 luglio scorso, approvata all’unanimità dal sindaco Flavio Stasi e da tutti gli assessori che compongono l’esecutivo alla guida della città. Essa risulta essere rivolta alle esigenze di accoglienza ed integrazione sociale delle categorie di immigranti regolari e ci pone tutti favorevoli in questa direzione.
Ma l’ inclusione non può avvenire a discapito dei nostri ragazzi e dei luoghi storici della nostra città di Corigliano-Rossano. In più questa delibera non considera la bassa offerta culturale e sociale che questo territorio presenta perché mancano biblioteche, musei, ludoteche e ogni forma di aggregazione sociale e culturale, ed è proprio la Calabria una delle regioni al più alto tasso di dispersione scolastica. Sappiamo bene che non tutti sono sensibili a questi dati ma per creare una società della conoscenza c’è bisogno sicuramente di maggiore cultura, di valorizzazione delle risorse, di turismo e non di un centro di accoglienza nel cuore della nostra schiavonea. C’è da considerare poi che La Taverna è una scuola dell’ infanzia situata in un posto strategico si trova alle spalle dell’ oratorio e del santuario e di fronte al Quadrato Compagna. Questi sono luoghi che meritano di essere un polo attrattivo non solo per il cittadino che vi abita ma soprattutto per chi viene a visitarci. Occorre un progetto di più ampio respiro che non mortificati la bellezza dei luoghi, la memoria storica e l’ identità culturale del borgo marinaro ma che sfrutti al meglio le sue potenzialità. Quindi bisogna ripensare al “ruolo” che la scuola occupa in quel posto in un contesto di fallimento formativo alto e di povertà educativa. Suggerisco al sindaco di fare il suo centro di accoglienza per immigrati in un area più periferica e più idonea a tale scopo.
Pamela De Patto
Coordinamento giovani CCI