Da cittadino e imprenditore di Corigliano sento il bisogno di esprimere la mia preoccupazione per i toni usati dagli esponenti politici rossanesi sull’argomento fusione! La parola fusione ci deve unire, non dividere, le perplessità del Sindaco di Corigliano vanno ascoltate, condivise e chiarite poiché non vengono esternate da un cittadino semplice, ma bensì dal primo cittadino che ha il sacrosanto diritto e dovere di sapere di quale futuro saranno protagonisti la sua città e i suoi cittadini.
Nessuno vuole fermare il progresso e il futuro di questi due grandi città della Sibaritide. In questo caso il tempo va utilizzato senza risparmio proprio per chiarire tutti i dubbi e le perplessità che in questo processo di fusione possono scaturire e sono tanti! E vanno affrontati con serenità, condivisione e senza fretta proprio perché bisogna arrivare al referendum con le idee chiare per convincere sia i cittadini di Corigliano che i cittadini di Rossano.Uno dei dubbi che mi ha sempre lasciato senza risposta : perché Rossano nel deliberare l’atto d’impulso lo approvò in pochi minuti, mentre Corigliano ha speso un anno di tempo per fare la deliberare e ancora si nutrono dubbi e perplessità? Perché non siamo ancora convinti? Perché Rossano non ha mai accettato l’ipotesi Cassano? Eppure Cassano si propose già nei primi passi del progetto di fusione e io ne sono testimone e promotore! Chi ha il diritto di decidere in questo percorso? I due Comuni, mi sembra logico! Perché deve prevalere l’opinione di Rossano nel NO a Cassano, mentre Corigliano dice SI a Cassano?Mi domando se Rossano è ferma sulle sue posizioni lascia intuire che ha più interessi che Cassano stia fuori? Mentre Corigliano ha più interesse che Cassano stia dentro?Non vi sembra che possano essere questi atteggiamenti e questi toni a far nascere dubbi sia nell’amministrazione che nei cittadini ?a prescindere dall’iter burocratico i due Comuni da soli magari, dopo aver ascoltato i cittadini, come ha detto il Sindaco Geraci, si incontrano, chiariscono e disegnano il percorso da portare avanti ad armi pari ascoltando le esigenze dell’uno e dell’alto a vantaggio del esito del referendum! Non si può arrivare al Referendum divisi!
Natale Falsetta