Come da migliore tradizione le pubbliche virtu’ del governo Renzi, nel chiuso delle stanza private della politica, diventano vizio antico.Le critiche condivisibili all’immunità per i senatori ,in sede propositiva(commissione affari costituzionali)con l’eccezione dei rappresentanti di SEL e M5S,hanno visto i gruppi parlamentari del PD e Forza Italia e loro alleati minori,scegliere di non opporsi all’ipotesi ,appunto,di immunità per i senatori. Riprendo la riflessione della senatrice De Petris di SEL,che appare significativa ed eloquente:
“E’ opportuno ricordare che l’immunità per i senatori non direttamente eletti è un controsenso: grazie a questa norma per alcuni amministratori regionali e per 21 sindaci bisognerà ottenere l’autorizzazione a procedere, per gli altri no. In questa via non sarà difficile per i partiti mettere al riparo chi vogliono, e in ogni caso si determinerà una inaccettabile differenza tra sindaco e sindaco.”
Oltre i proclami televisivi esiste una realtà ben differente, che nella sostanza mantiene ben aperti i privilegi della cosiddetta casta.Concludo riprendendo ancora le parole di Loredana De Petris: Combattere i privilegi è una questione di sostanza, non di forma e pura apparenza. Noi vogliamo cancellarli sul serio. La riforma del governo finge di eliminarli e li mantiene tutti.
Angelo Broccolo Assemblea nazionale SEL