Dopo la scuola materna di Fabrizio Grande allocata in un immobile confiscato ad un esponente della locale criminalità organizzata, la Commissione straordinaria che amministra il comune ausonico ha deciso di far sorgere in un altro bene confiscato alla criminalità, un centro di animazione permanente. Così
come accaduto nell’ottobre scorso per la scuola di Fabrizio, anche quello di località Gennarito rientra tra le finalità portanti del protocollo d’intesa, sottoscritto nell’agosto scorso tra la Commissione ed il Miur, che mira a realizzare i contenuti del progetto nazionale “Più scuola meno mafia”. Progetto quest’ultimo, è bene ricordarlo, rivolto a porre in essere iniziative necessarie a contrastare le devianze sia sul fronte culturale ed etico che su quello più propriamente operativo dei servizi reali, dell’aggregazione sociale, dell’occupazione, nonché ad attivare un processo di trasformazione che coinvolga gli stessi soggetti a rischio e tutti gli attori del territorio. Il progetto denominato Corigliano “oggi per domani”, fortemente caldeggiato dalla Commissione straordinaria, ha previsto la realizzazione nell’immobile confiscato di località Gennarito un “Centro di animazione permanente”, che vede il coinvolgimento di un nucleo di organizzazioni del terzo settore che da anni sono impegnate nelle tematiche della legalità, delle dipendenze e dell’immigrazione, da enti pubblici quali il comune e la scuola, che condividono il progetto e le sue finalità. Si tratta di uno spazio aperto a disposizione del territorio, centro di animazione e di lavoro. Uno spazio “produttivo” costruito su un bene sottratto alle mafie a testimoniare che si possono creare percorsi alternativi e che la legalità va costruita generando opportunità positive. Ed a suggello dell’importanza di questo momento, non solo per la città di Corigliano, domani venerdì 1° marzo alle 10.30, saranno presenti, tra gli altri, alla cerimonia inaugurale del centro di animazione, due ministri del governo in carica: Annamaria Cancellieri (ministro dell’Interno) e Francesco Profumo (ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca).
Giacinto De Pasquale