DAL 2001 AL 2020 CON UN ACCENNO A QUELLA DEL 1993-1997 E DEL PROCESSO DI FUSIONE DEI COMUNI DI CORIGLIANO-ROSSANO.
Premessa
In questo giornalino in cui voglio raccontare la politica coriglianese degli ultimi vent’anni, mi soffermerò sulle vicende politiche e sugli avvenimenti che hanno interessato il nostro comune negli ultimi vent’anni, facendo un breve accenno all’anno 1993-1997 breve periodo in cui la politica coriglianese ha vissuto un bel periodo e spiegare come è cambiato il nostro territorio da allora ad oggi. Inoltre voglio farò una carrellata dei sindaci che si sono susseguiti in tutti questi anni e parlare anche del processo di fusione del comune di Corigliano con il vicino comune di Rossano.
Il libro è diviso in tre parti; la prima parte parla dei sindaci che sono stati eletti nel tempo e della loro appartenenza politica; la seconda parte parla delle cose fatte o non fatte e se nel corso degli anni questi sindaci hanno contribuito a far crescere o no il nostro territorio e se attraverso il processo di fusione del comune di Corigliano con il vicino comune di Rossano e dire se ha portato benefici alla nostra Corigliano; nella terza parte vorrei dare ampio spazio alla vicenda amministrativo-giudiziaria che ha coinvolto uno dei sindaci del nostro territorio ovvero la signora Pasqualina Straface avvalendomi delle informazioni in mio possesso.
Sindaci eletti avversari e loro appartenenza politica:
Il 21 novembre 1993 si sono tenute le elezioni amministrative nel nostro territorio fra i candidati a sindaco Costabile e Geraci e Geraci si è aggiudicato la vittoria ed è diventato il sindaco di Corigliano a soli 45 anni con la lista civica indipendente ed è stato rieletto nuovamente il 16 novembre1997 con la lista di centrodestra (liste civiche). Il 31 gennaio 2001 Geraci si è dimesso dalla carica di sindaco.
Il 13 maggio 2001 si sono svolte le elezioni amministrative a Corigliano e i due candidati principali furono Lugi D’Ippolito per il centrodestra e Giovanni Battista Genova per il centrosinistra alla fine vinse Genova con la lista democratici di sinistra. Il 3 marzo 2006 Giovanni Battista Genova si è dimesso dalla carica di sindaco.
Il 28 e 29 maggio 2006 si sono tenute le elezioni amministrative del nostro comune fra i candidati Armando De Rosis e Giuseppe Geraci ed è stato eletto sindaco Armando De Rosis con la coalizione di centrosinistra (liste civiche). Il suo mandato si è interrotto il 12 gennaio 2007 a seguito delle dimissioni rassegnate dalla maggioranza dei consiglieri.
Il 6 e 7 giugno 2009 si sono tenute le elezioni amministrative fra la candidata Pasqualina Straface e Aldo Algieri ed è stata eletta sindaca del nostro comune Pasqualina Straface a soli 40 d’età con la coalizione di centrodestra e (liste civiche) ma il suo percorso amministrativo è stato interrotto il 27-06-2011 perché il comune è stato sciolto in base all’applicazione della misura prevista dall’articolo 143 del D.lgs. n. 267/2000 e la gestione del comune è stata affidata ad una commissione straordinaria per la durata di 18 mesi.
Il 26 e 27 maggio 20013 i cittadini di Corigliano Calabro sono stati chiamati alle urne per le elezioni comunali 2013 e sono scesi in campo i candidati Giuseppe Geraci con delle liste civiche e il candidato Giovanni Torchiaro per il centrosinistra ma alla fine ha avuto la meglio Giuseppe Geraci con le liste civiche diventando così il prima cittadino di Corigliano Calabro.
Il 26 maggio 2019 i cittadini di Corigliano-Rossano sono chiamati alle urne per decidere il primo sindaco della città unica per via della fusione tra i due comuni e i candidati questa volta risultano essere tre ovvero Luigi Promenzio per il centrosinistra, Giuseppe Graziano per il centrodestra e Flavio Stasi con liste civiche alla fine divenne sindaco della città unica Flavio Stasi
In questi due anni devo dire che l’azione amministrativa di due sindaci è stata interrotta anzitempo per i motivi che andremo ad analizzare nella seconda parte ovviamente cercando di spiegare gli aspetti significativi che hanno portato all’interruzione amministrativa della vita politica del nostro territorio e magari cercando di fare alcune considerazioni.
2-PARTE
In questa seconda parte parliamo dei sindaci coriglianesi a partire dal 1993 fino al 2020 facendo riferimento alle cose che sono state fatte e alle cose non fatte in questo periodo iniziando dall’amministrazione Geraci nel 1993 e facendo le descrizioni delle amministrazioni Genova, De Rosis, Straface, ma al racconto dell’amministrazione Straface voglio fare un ampio racconto nell’ultima parte di questo mio libro, un’altra volta Geraci per terminare con l’amministrazione Stasi.
Giuseppe Geraci eletto il 21 novembre 1993 e rieletto il 16 novembre 1997 carica mantenuta fino al 31 gennaio 2001 anno delle sue dimissioni in quanto aveva portato a termine il suo mandato.
Di Giuseppe Geraci negli anni 1993-1997 non ricordo molto anche perché avevo 17 anni ma posso dire che è una brava persona e in quegli anni è stato un gran sindaco anche perché a apportato in quel periodo alla città di Corigliano un certo rinnovamento non solo perché in quegli anni non solo per le buone capacità organizzative personali ma anche perché aveva al suo fianco una squadra di consiglieri e assessori ben affiatati. In quegli anni Corigliano vissuto un bel periodo frutto dei tanti progetti tesi a rendere in qualche maniera vivibile la nostra città tanto da essere stato eletto in seno alla camera dei deputati nel maggio 2001.
Il secondo sindaco di cui andremo a parlare e Giovanni Battista Genova eletto sindaco il 13 maggio 2001. medico dell’ospedale di Cariati candidatosi a primo cittadino della città di Corigliano con la lista democratici di sinistra facente capo alla coalizione di centro-sinistra. Di questo sindaco ricordo che anche lui prima di essere eletto face tante promesse ma come si dice le promesse vanno mantenute perché quando i cittadini che vanno a votare la persona in cui ripongono fiducia non devono essere deluse il primo ad essere illuso politicamente da questo sindaco sono stato io anche perché ricordo che allora sostenni politicamente quel sindaco e mio padre fece una campagna elettorale per questo sindaco anche perché nella sua coalizione si era candidato un consigliere comunale della mia comunità, Fabrizio Grande e ricordo che nel corso di quelle elezioni amministrative io lessi un bel discorso a questo sindaco nella scuola media della mia comunità inoltre quando il sindaco Genova fu eletto fu preparata una festa in suo onore inoltre ricordo ancora che il candidato al consiglio comunale della mia comunità fu eletto e non so se grazie a lui o grazie a quell’amministrazione la mia comunità ottenne il progetto di ristrutturazione della piazza, progetto che fu realizzato ma con scarsi risultati perché dopo alcuni mesi il pavimento fatto a quella piazza saltò tutto e questomi fece capire che questo sindaco voleva accontentarci ma non ci riuscì io allora rimasi deluso.
Il 28 e 29 maggio 2006 nel comune di Corigliano Calabro si sono tenute le elezioni per eleggere il sindaco della città e la sfida per la poltrona di sindaco è stata fra Giuseppe Geraci per la coalizione di centrosinistra e Armando De Rosis in quella competizione ricordo che partecipai pure io ma per quanto riguarda la carica di consigliere comunale e ricordo che ottenni un buon risultato in quanto fra i 30 candidati nella mia lista che allora si chiamava Alleanza per Corigliano che faceva parte della coalizione di centrodestra mi classificai 16 esimo certo non sono risultato un consigliere comunale ma devo ritenermi soddisfatto per 2 motivi prima perché anche se la mia coalizione non ha vinto ho contribuito a portare consensi alla mia coalizione e due perché per me è stata una bella esperienza anche per la passione politica che mi ha sempre contraddistinto e poi ho un bel ricordo di quell’esperienza in quanto ho tenuto il mio primo discorso davanti a tanta gente e ricordo che quel giorno il mio candidato a sindaco mi riempi di elogi e questo fatto mi riempi di felicità.
Inoltre ricordo che quando fu eletto il sindaco Armando De Rosis si venne a creare una situazione anomala in quanto il sindaco De Rosis faceva parte della coalizione di centrosinistra mentre la maggioranza dei consiglieri eletti c’è l’aveva il centrodestra infatti dopo alcuni mesi i consiglieri di centrodestra si riunirono con i rispettivi capogruppo e decisero che si doveva procedere per le dimissioni di massa e cosi fu ma poi successe un altro fatto anomalo in quanto dopo che ci furono le dimissioni di massa sia dei consiglieri di centrodestra che di De Rosis e ci si avviava a nuove elezioni per la carica di sindaco la consigliera Rosalba Ardito che allora faceva parte delle coalizione di centrodestra fece ricorso al T.A.R Calabria perché riteneva che lei aveva preso un numero di consensi maggiori a quelli di un componente della stessa coalizione io questa cosa la ricordo bene anche perché in quell’occasione ci trovavamo presso il mercato ittico di Schiavonea con gli amici del nostro partito perché stavamo aspettando la nostra candidata a sindaco che in quella occasione fu Pasqualina Straface ma quel giorno non venne perché apprese con molto scalpore la notizia ma non fu tutto perché da quel momento si susseguirono riunioni dei rispettivi partiti sul da farsi e incomincio una serie infinita di ricorsi sia al T.A.R (tribunale amministrativo regionale) e al consiglio di stato anche perché queste il T.A.R dava ragione alla consigliera Ardito di centrodestra mentre il consiglio di stato entrò nel merito della questione e dava torto alla consigliera Ardito.
Alla fine di questa lunga serie di ricorsi il consiglio di stato decise che a corigliano si dovevano tenere le nuove elezioni. Dobbiamo dire che in tutto questo susseguirsi di ricorsi il comune di corigliano fu anche commissariato anche perché quando il T.A.R dava ragione Alla consigliera Ardito e quindi lo stesso T.A.R Decise per il reintegro del sindaco De Rosis invece il consiglio di stato era di parere diverso e quindi la situazione fu davvero complicata ma come abbiamo detto alla fine a Corigliano ci furono nuove elezioni per la carica di sindaco e quindi la città si avviò ad una nuova consultazione elettorale e i due candidati delle coalizioni più forti ovvero per il centrosinistra si candido Aldo Algieri mentre per il centrodestra si candido Pasqualina Staface mentre ci fu anche la candidatura di altre persone che correvano per la poltrona di sindaco fra cui Giorgio Aversente e Giuseppe Geraci che si candidarono rispettivamente con delle liste civiche e queste elezioni si tennero nel 2009. In questa tornata elettorale ricordo che ci furono due turni in quanto al primo turno non si raggiunse la percentuale per l’elezione del sindaco e quindi si andò al ballottaggio fra la candidata Pasqualina Staface e Aldo Algieri ma quando ci fu il turno di ballottaggio i due candidati maggiori si allearono rispettivamente con gli altri due alleati nominati prima e cioè Pasqualina Straface si alleò con il candidato Giorgio Aversente mentre Aldo Algieri si alleò con Giuseppe Geraci. Ma alla fine vinse la Straface anche in virtù del fatto che il suo programma per il governo della città era piaciuto anche alla città e al candidato Aversente. Ma del seguito dell’amministrazione Straface parleremo più avanti perché sono successi dei fatti che hanno fatto sì che quest’esperienza amministrativa durò circa un anno e mezzo circa.
E quindi possiamo dire che dopo un lungo commissariamento nel mese di maggio e precisamente il 26 e 27 si torna di nuovo alle urne questa volta a contendersi la carica di sindaco sono Giuseppe Geraci con delle liste civiche e Giovanni Torchiaro del centrosinistra ma questa volta a guidare la città di Corigliano è Giuseppe Geraci, ma secondo il mio parere se facciamo un confronto tra le amministrazioni del 1993-1997 e l’amministrazione del 2013 dello stesso sindaco Geraci c’è una differenza mentre nelle prime due esperienze amministrative gli impegni che Geraci aveva preso con la citta di Corigliano Sono stati mantenuti nel 2013 l’amministrazione Geraci a mia modesta visione è risultata un fallimento totale. E questo lo dico a livello politico no a livello di persona anche perché a livello politico tutti possiamo commettere degli errori magari in buonafede mentre come persona devo dire che Geraci è una grandissima persona ed è molto disponibile.
Infine prima di parlare dell’ultimo sindaco in ordine di tempo vorrei parlare come ho già detto in precedenza del progetto di fusione
In primo luogo dobbiamo dire che la persona che ha fortemente voluto questo processo di fusione è stato Giuseppe Graziano consigliere regionale di opposizione in seno all’assise regionale in quanto egli faceva parte della coalizione di centrodestra, infatti questo progetto di fusione che fu messo in atto tra i comuni di Corigliano e Rossano prese il nome di “legge Graziano” che come abbiamo detto e stato l’artefice principale di questa fusione tra i due territori.
Questo processo di fusione tra le due realtà territoriali di Rossano e il vicino comune di Corigliano Calabro avvenne il 22 ottobre 2017, tramite referendum. In questo referendum si decidevano le sorti dei due comuni ovvero veniva chiesto agli elettori che si doveva votare sì, il che significava che si era favorevole a questa fusione invece se si votava no si era contrari al progetto di fusione ma alla fine vinse il sì in quanto a Corigliano la percentuale del sì attesto al 60% mentre a Rossano la percentuale addirittura al 90% con questi risultati molto soddisfacenti i promotori del sì esultano, infatti il 31 marzo 2018 cioè dopo 5 mesi ci fu l’istituzione del nuovo comune.
Infine dobbiamo dire che, chi sosteneva le ragioni del sì al progetto di fusione aveva buoni propositi in quanto sostenevano che i due comuni avrebbero tratto dei vantaggi da questa fusione, in primis perché la fusione tra i due comuni renderà il nuovo comune unico Corigliano-Rossano più forte, con maggior peso e maggiore rappresentanza politica, caratteristiche oggi indispensabili per poter svolgere un ruolo di primo piano nel nostro territorio e nell’intera regione Calabria.
Infatti come abbiamo detto in precedenza il comune unico di Corigliano-Rossano con 77.269 abitanti diventando la terza città della Calabria per stensione territoriale dopo (Reggio Calabria e Catanzaro) e la prima per superficie territoriale e diventerà il motore trainante della costa ionica su tutti i profili. Inoltre vivremo una città, efficiente, competitiva e pronta per nuove sfide e nuove occasioni di sviluppo.
Invece quelli che sostenevano le ragioni del no alla fusione erano convinti che il territorio di Corigliano una volta unito al territorio di Rossano sarebbe diventato una periferia della stessa Rossano e anche per altri motivi ma questo lo vedremo più avanti quando concluderò questo mio racconto facendo le mie considerazioni personali su questo progetto di fusione tra i due comuni.
Ora dopo aver fatto questa breve ma intensa sintesi su progetto di fusione tra Corigliano-Rossano parliamo del neo primo cittadino della nascente realtà territoriale di Corigliano-Rossano.
Il 26 maggio 2019 si sono tenute le elezioni nel neo comune unico di Corigliano-Rossano e i tre nomi che si contendevano la poltrona di primo neo cittadino della città unica sono: per il centrosinistra Luigino Promenzio, per il centrodestra Giuseppe Graziano e Flavio Stasi supportato da alcune liste civiche, al primo turno di queste elezioni ebbero la meglio Graziano e Stasi e quindi si andò al ballottaggio il centrodestra guidato da Graziano e le liste civiche guidate da Stasi anche perché gli elettori avevano premiato i loro programmi politici perché avevano grandi progetti per lo viluppo socio-economico del neo comune unico ma alla fine ebbe la meglio Flavio Stasi che divenne il nuovo sindaco del nuovo comune unico Corigliano-Rossano
Al principio devo dire che vedevo questo nuovo sindaco del comune unico politicamente molto attento ai problemi del nostro territorio anche in virtù del fatto che aveva dei progetti molto ambiziosi per apportare un’aria di rinnovamento nel nostro territorio anche perché vista la sua giovane età abbiamo riposto molta fiducia in lui. Ma malgrado tutte le sue buone intenzioni di voler cambiare le cose a distanza di due anni questi cambiamenti non si sono visti e se vogliamo dirla tutta quest’amministrazione non ha saputo risolvere un problema così vitale come quello dell’acqua bene di primaria importanza per i cittadini di Schiavonea di Corigliano in quanto dai rubinetti scorreva acqua sporca dal colore marrone e maleodorante ma dopo molti appelli anche da parte di una nostra ex prima cittadina ovvero la signora Pasqualina Straface e dei cittadini forse qualcosa è stato fatto per risolvere il problema.
Ora dopo aver fatto un ampio racconto sui sindaci che hanno governato il territorio dal 1993 al 2020 passiamo ad un argomento che ha scosso molto sul piano politico e anche dal punto di vista umano la comunità di Corigliano anche perché la persona di cui andiamo a parlare era ben voluta dai cittadini coriglianesi sia come sindaco che come persona anche perché nel suo breve mandato di sindaco della città di Corigliano si è dimostrata competente, capace e professionale e stiamo parlando di Pasqualina Straface.
Innanzitutto dobbiamo dire che Pasqualina Straface vanta un curriculum di tutto rispetto, infatte sono ben quattro le esperienze consiliari vissute dalla Straface in seno al consiglio comunale di Corigliano e risulta essere una degli esponenti più votati della città anche grazie alle centinaia di preferenze, egli siede sia tra i banchi dell’opposizione e a volte anche nei banchi della maggioranza però sempre nella coalizione di A.N. l’allora partito di (Alleanza Nazionale), la Straface e stata presidente del circolo di Cantinella “G.Gentile, mentre nel 2004 raggiunge il suo grande successo politico andare a sedere in seno al consiglio provinciale insieme all’atro esponente di A.N. Franco Bruno e questo è un risultato clamoroso per lei anche perché quel collegio elettorale di cui lei fece parte era sempre stato appannaggio della sinistra. La Straface inoltre risulta essere tra i protagonisti della vita politica provinciale più conosciuti e radicati sul territorio da qui, la scelta di iscritti e dirigenti che compongono la Casa Delle Libertà di puntare sulla sua candidatura a sindaco scelta fatta dopo una serie di riunioni alla presenza degli esponenti di tutti gli altri partiti della coalizione di centrodestra e maturata in piena collegialità anche in vista dell’importante appuntamento elettorale della primavera 2007, appuntamento che per le note vicende di giustizia amministrativa hanno scosso la nostra città e quindi, giunto con due anni di ritardo ovvero nel 2009.
Ora dopo aver sintetizzato il curriculum politico di Pasqualina Straface ci addentriamo a raccontare la sua attività politico-ammnistrativa da sindaco della città di Corigliano cominciando col dire che la competizione alla quale egli ha fatto parte per la carica di sindaco si è tenuta il 6 e 7 giugno 2009. Gli avversari a contendersi la carica di sindaco furono Aldo Algieri per la colazione di centrosinistra, Giuseppe Geraci con liste civiche, Giorgio Averesnte anche egli con liste civiche, ma il primo turno della competizione non fu sufficiente per decretare il sindaco di Corigliano anche se in questo primo turno la Straface ottenne 9.269 voti pari al 38,2% mentre Algieri ottenne 6.266 voti pari al 25,8% poi abbiamo Giuseppe Geraci con 5.617 pari al 23,1% e a seguire Giorgio Aversente con 2.635 pari al 10,9% e quindi con queste percentuali è stato necessario andare al turno di ballottaggio fra i due candidati delle due maggiori coalizioni ovvero Aldo Algieri per il centrosinistra e Pasqualina Straface per il centrodestra.
Il turno di ballottaggio si tenne il 21 e 22 giugno del 2009 e i due candidati strinsero delle alleanze con i due candidati perdenti cioè la Straface si alleò con Aversente e Algieri si alleò con Geraci. Ma alla fine i cittadini premiarono Pasqualina Straface che ottenne quasi 2000 preferenze in più dell’altro candidato Algieri ovvero la Straface ottenne 10.621 preferenze mentre Algieri ne ottenne 9.111 e quindi Pasqualina Straface quell’anno divenne sindaco di corigliano, e anche se il suo mandato duro solo un anno e mezzo per la vicenda giudiziaria che fra poco vi andremo a raccontare, la sua fu un’azione politica rivolta a portare una certa aria di rinnovamento al nostro paese anche in virtù dei numerosi progetti che lei aveva intenzione di apportare nel nostro territorio in parte ci riuscì e in parte no anche per la vicenda giudiziaria che lei ha dovuto affrontare uno dei progetti che lei aveva iniziato con l’allora sindaco del vicino comune di Rossano Franco Filareto e questa a prescindere dai colori politici delle due amministrazioni è stato quello dell’area urbana Corigliano-Rossano progetto molto ambizioso questo a mio avviso era un progetto che andava nella giusta direzione anche perché era un progetto molto dinamico perché era destinato a dare un aria di innovazione alla due realtà territoriali ma nella sue breve attività politico-amministrativa la Straface si distinse per altre iniziative atte a dare una identità alla città di corigliano insomma con l’amministrazione Straface qualcosa di buono si vedeva anche perché lei è stata una donna sempre attenta ai problemi del nostro territorio in più lei è stata una donna molto attenta sopratttuto ai problemi concernenti la marineria di corigliano, io ricordo che lei si schierò molte volte con i pescatori di Schiavonea ed è stata sempre al fianco delle fasce più deboli inoltre devo dire che la caparbietà e il carattere forte e combattivo di questa donna mi ha fortemente entusiasmato come sindaco ma anche come persona perché come amministratrice del nostro territorio si è spesa molto e dico questo perché nel periodo in cui lei si candido a sindaco io ebbi l’occasione di partecipare a quella competizione elettorale come candidato al consiglio comunale e anche se non fui eletto per me fu una grande esperienza che mi ha fatto maturare anche dal punto di vista politico insomma Pasqualina Staface la ritengo una persona caparbia competente capace e molto decisa.
Ma come ho detto la sua attività amministrativa fu interrotta bruscamente e questo perché in quanto il 21 luglio del 2010 scatto l’operazione “Santa Tecla” che culmino nell’arresto di 67 persone appartenenti al clan di Corigliano e tra queste 67 persone figuravano anche i fratelli del sindaco.
All’inizio ricordo bene che la posizione della Straface in merito a questa operazione fu stralciata anche se lei venne accusata per concorso esterno in associazione mafiosa, infatti anche se la sua posizione fu stralciata lei fu indagata lo stesso ma lei per un po’ decise di continuare l’attività amministrativa e di questa operazione ne parlarono anche le testate giornalistiche nazionali. Infatti in quegli anni il ministero degli interni decise di inviare una commissione d’accesso al Comune di Corigliano per appurare se il comune stesso era colluso con elementi della cosca coriglianese e a conclusione degli accertamenti verificati la commissione d’accesso decise che il comune doveva essere sciolto per infiltrazioni mafiose e fu così anche se lei fece ricorso al T.A.R. ma il suo ricorso fu respinto. La notizia dello scioglimento del comune scosse anche il nostro sindaco sia dal punto di vista emotivo che dal punto di vista familiare infatti vennero a mancare due persone a lei care un fratello ed un cognato inoltre il tribunale di Rossano decise che lei e l’allora assessore Peppino Curia non potevano candidarsi in nessuna competizione elettorale questa cosa fu un duro colpo per la Straface perché la allontano dalla politica nove lunghi anni, anche se lei in questi nove lunghi anni è stata lontana dalla vita politica a continuato a seguire le vicende politiche del nostro territorio con molta attenzione e si e dedicata anima e corpo alle attività sociali della sua parrocchia.
Ma il 19 luglio 2019 lei fu assolta da ogni accusa con formula piena e i magistrati hanno deciso che la sua assoluzione e divenuta irrevocabile in seguito lei si candido al consiglio regionale della Calabria ma anche se non e stata eletta raggiunse un ottimo risultato con quasi 3.200 preferenze.
A conclusione di questo mio racconto vorrei fare alcune considerazioni in merito all’attività amministrativa dei sindaci che ho descritto e anche in merito alla vicenda giudiziaria che ha coinvolto la Straface e anche in merito al progetto di fusione fra i comuni di Corigliano e Rossano.
In primo luogo devo dire che anche se l’attività amministrativa dei sindaci non è stata dalle più rosee e anche se alcuni sindaci hanno contribuito al benessere del nostro territorio io ancora oggi vedo un territorio in totale degrado ora non faccio i nomi dei sindaci più bravi e meno bravi dal punto di vista politico per evitare polemiche inutili ma una cosa in tutta la sincerità la voglio dire noi per il rilancio del territorio abbiamo tre punti cardini su cui puntare la pesca, l’agricoltura e il turismo sulle prime due non mi soffermo ma vorrei dare dei suggerimenti per quanto riguarda il turismo e dico che per incentivare il turismo basta fare cose molto semplici come: pulire la spiaggia prima dell’avvento della stagione estiva, rendere pulita la nostra Corigliano quando nel nostro porto arrivano le navi crociera e organizzarsi per le visite nei nostri posti storico-culturali con dei bus navetta messi a disposizione dall’amministrazione comunale organizzare eventi turistici di tutto rilievo che rendano la stagione turistica allettante e rendere accessibile la spiaggia ma non solo anche i luoghi dove le persone con disabilità avendo essi le difficoltà a raggiungere, e ho dato questi suggerimenti in quanto l’argomento inerente al turismo mi appassiona molto e
Tengo molto al bene del nostro territorio.
In merito all’attività amministrativa di Pasqualina Straface devo dire che lei per questo territorio ha dato molto in qualità di sindaco anche grazie alla sua lunga e professionale esperienza politica avuta negli anni e a mio avviso la ritengo una persona di grande spessore umano e molto attenta ai problemi della gente di questo paese.
Per quanto concerne la sua vicenda giudiziaria personalmente io quando successe questa cosa a pelle non ho avuto mai dubbi sulla sua innocenza fin dal primo momento infatti alla fine quando lei ne è uscita assolta da questa triste vicenda che sinceramente ha scosso anche me emotivamente perché non ho capito le conseguenze di questo accanimento che hanno avuto quelli che la ritenevano colpevoli anche se lei non c’entrasse nulla in questa storia ma per fortuna la vicenda è finita nel migliore dei modi per lei.
Una riflessione mi corre d’obbligo farla sul processo di fusione e vorrei dire, che il progetto di fusione da quello che ho sentito e da ciò che sono a conoscenza per me è un progetto che dovrebbe apportare rinnovamenti politico-economico e sociale nelle due città e per me l’idea di fare fondere i due comuni è stata una buona idea ma non per fare polemica questo processo di fusione andava organizzato meglio e cioè per poter affrontare il discorso su questo progetto di fusione bisognava organizzarsi meglio e cioè io dico che il progetto in se e per se va bene ma sono sbagliate le modalità in cui è stato fatto in quanto a mio modesto e sincero parere da questo progetto è stato avvantaggiato un comune piuttosto che un altro infatti a Corigliano non sono stati apportati i miglioramenti che ci ci aspettava con ciò voglio dire che vedo il nostro territorio abbandonato a se stesso totale degrado.
In conclusione vorrei dire che io ho fatto questo racconto perché la politica locale mi appassiona da sempre e non solo anche la politica nazionale, inoltre nello scrivere queste cose mi sono avvalso solo dei miei ricordi.