“Il mio interesse per l’Agopuntura nasce da una mente scientifica, ma non protocollata e protocollabile, che mi ha indotto a farmi alcune domande. Perché a volte, per avere le risposte giuste, è necessario cambiare le domande”.
Basterebbe già questa frase per capire chi si ha davanti, per comprendere subito la determinazione dell’interlocutore. Anzi, dell’interlocutrice. Perché la protagonista di questa storia è una nostra giovane ma già affermata concittadina: la dottoressa Romina Catapano. Donna sensibile, professionista stimata, nata a Roma ma da sempre residente a Corigliano, fin dall’infanzia animo indomito e caparbio, Romina rappresenta uno degli orgogli della locale comunità. Un medico capace di aprirsi ai nuovi orizzonti, tanto da costituire, oggi, un esempio nel campo dell’Agopuntura, avvicinando così la nostra terra a questa importante branca del sapere scientifico.
Ma come ha avuto inizio il percorso di studi e di esperienze, a dir poco florido, intrapreso e portato a compimento dalla dottoressa Catapano?
“Mi sono diplomata con lode, nell’anno accademico 2021-2022, presso la Scuola di Agopuntura Energetica e Tradizionale (SAET) di Roma, il cui direttore è il dottor Franco Menichelli, con una tesi di specializzazione in Agopuntura Energetica sul tema “Il Narcisismo: la patologia fantasma”. Ancor prima di diplomarmi, in anteprima, in occasione dei 40 anni della stessa Scuola, ho partecipato come relatrice – spiega la professionista coriglianese – al 40esimo Congresso Internazionale di Agopuntura e Medicina Tradizionale Cinese, organizzato dalla mia Scuola come da consuetudine ogni anno, nelle vesti di rappresentante della medesima. La Scuola è nata nel 1982 ed io, attualmente, sono un tutor per la parte didattica, oltre che congressista. La Scuola ha anche una sede in Romania all’Univerditá Vasile Goldis ed una partnership con l’Universitá di Medicina Cinese di Zhenzhou (Henan). Inoltre, fa parte della Word Federation Medicine Societies (Pechino)”.
Nell’ultimo anno, Romina Catapano è stata relatrice, per ciò che concerne la medicina tradizionale cinese, a Roma, ad Arad (Romania) ed a Giulianova, per la SIDA – Scuola Italiana di Agopuntura, con sede a Matera e il cui direttore è il dottor Dante De Berardinis. Un’attività intensa, la sua, che ha radici ben ferme in consolidate convinzioni.
“La bussola della mia vita è sempre e in tutto stata il Cuore. Ho lottato e mi sono impegnata per ciò in cui credevo. Mettendoci anima, passione e sentimenti. Io credo fortemente nella medicina allopatica, credo nella medicina tradizionale cinese. Perché, come sostiene l’OMS, l’obiettivo dell’Organizzazione è “il raggiungimento, da parte di tutte le popolazioni, del più alto livello possibile di salute”, definita come “uno stato di totale benessere fisico, mentale e sociale” e non semplicemente “assenza di malattie o infermità”. E io, da medico, userò tutte le frecce a disposizione nella mia faretra per garantire il benessere del paziente. Perché per me – spiega ancora Romina – ogni paziente è un Uomo, una Donna, un Bambino, con una storia, un vissuto, una miriade di emozioni, che nella medicina cinese sono parte integrante della diagnosi e della terapia. L’Agopuntura, difatti, è una branca della medicina riconosciuta, ma non conosciuta. Poliedrica, ma semplice nella sua complessità. Inquadra l’uomo e le sue patologie in un’ottica ampia, “olistica”, ma con basi scientifiche”.
La dottoressa Catapano ha già all’attivo quattro congressi, dei quali tre in Italia e uno in Romania, e nel prossimo mese di aprile sarà la volta del quinto in Croazia. Tutto ciò non le ha però impedito di mantenere intatte le sue doti di semplicità e umiltà.
“Mi sono specializzata in Auricoloterapia, che è una branca dell’Agopuntura. Riesco a praticarla contestualmente al mio lavoro di dentista direttamente in poltrona, per aumentare la compliance del paziente, diminuire l’ansia del dentista e tutta la serie di disagi derivanti dalla “sindrome del camice bianco”. È un mondo affascinante, talmente vasto da rendere difficile la definizione e la sintesi con le parole, ma efficace. Questa sono io, e questo è l’amore per tutto ciò che ho finora fatto”.
Un racconto avvincente, che testimonia l’impegno profuso da questa nostra concittadina e la consapevolezza della sua missione civile. Una storia che, oltre a denotare competenze acquisite sul campo e volontà di mettersi costantemente in gioco, contribuisce ad allargare il campo delle nuove frontiere della medicina e ci rende tutti fieri di Romina Catapano e del suo prestigioso percorso.
FABIO PISTOIA