Gli “ecocompattatori” serviti solo per buttare fumo negli occhi dei cittadini e per occupare la scena mediatica. Niente di più che solo questo
Diciamo da subito che il problema dei rifiuti è un problema ormai un po’ impellente per più realtà, anche in Calabria e per i suoi territori lo è. Però è anche vero che lì, dove non viene predisposto un buon servizio, anticipando l’emergenza, il problema diventa esasperante, perenne. A corigliano il problema della spazzatura esiste ormai da diverso tempo. Chi dice il contrario è in malafede.
Tuttavia quest’Amministrazione comunale non ha saputo prendere per le corna il bue, e con il suo lassismo, senza una strategia e un impegno fattivo a concretizzare il servizio della differenziata, e così il problema dei rifiuti invece di avviarsi verso una fase di discliplina e di risoluzione si è acuito ulteriormente, perdendo tempo e opportunità preziose.
Ancora nelle orecchie, per quanto riguarda questa problematica, abbiamo le roboanti parole delle frasi con toni solenni pronunciate nell’ultima campagna elettorale dal sindaco Geraci. Per le piazze e per le strade,infatti, diceva e prometteva che avrebbe girato, in lungo e in largo, per ogni via e ogni palazzo della nostra Città, accompagnato dall’Assessore all’Ambiente e dai vigili urbani, per spiegare e sensibilizzare la gente sull’importanza del fare la differenziata. Ma queste si sono rivelate essere solo buoni propositi, o (come si suol dire in questi casi) solo promesse da marinaio.
Ad oggi, la differenziata non è partita per quello che dovrebbe essere la normalità, il servizio viaggia “a metà cartella” e il Sindaco girare per le vie, le strade e i condomini per incontrare i concittadini e sensibilizzarli sulla differenziata non si è visto neanche per niente. I vigili urbani tutta al più abbiamo visto che al Sindaco lo vanno a prendere a casa per “accompagnarlo” al Comune o a qualche incontro pubblico, ma insieme non l’abbiamo visti andare a fare nessuna campagna pro-differenziata. Dell’Assessore Chiurco, espressione di Città Virtuosa (che paradosso?!) che dire: tutto quello che sta facendo lascia il tempo che trova; si muove per sloogan, per titoli. Ma nella sostanza c’è poco, non ci sono contenuti, non ci sono idee, non c’è strategia, ma solo il niente che fa il paio perfetto con i propri limiti amministrativi.
Anzi, di più. Nelle settimane scorse si è appropriata di un’iniziativa della Ecoross, quella dei c.d. “ecocompattatori a punti” spacciandola come un’idea strategica frutto di quest’Amministrazione comunale e principalmente dell’assesssorato da ella retto. Niente di più falso questo, poichè l’amministratore della Ecoross (probabilmente senza neanche volerlo) nel corso di un’intervista parrebbe di aver sostenuto che queste iniziative sono da loro progettate da tempo e ora in via sperimentale avviate anche nella nostra Città.
Ma il Nostro Assessore all’ambiente, sempre per quanto attiene la questione ecocompattatori, per come l’ha posta alla pubblica opinione l’ha svilita nel suo spirito e nella sua importanza. E questo perchè egli ha fatto passare il messaggio tra i cittadini che più bottiglie e altro materiale riciclano e più essi totalizzano punti e quindi un possibile e plausibile guadagno in termini economici. E niente di più sbagliato e deleterio è stato questo “messaggio”, perché i cittadini debbono capire che non devono riciclare per avere un ritorno economico (che in questo caso non c’è e non potrà esserci, poichè su 20.00,00 di spesa fatta in uno dei “punti commerciali” convenzionati, il cittadino massimo che potrà guadagnare sono 50 centesimi) ma devono farlo perché fanno una buona azione per se e per la qualità dell’ambiente in cui essi vivono. E poi, con questo atipico messaggio fatto passare alla cittadinanza, c’è il rischio che dopo qualche settimana, capito loro che non c’è alcun effettivo guadagno smettono di “recarsi” all’ecocompattatore” in quanto non c’è alcun guadagno e ritorno economico. E quindi, a questo punto, dopo il danno anche la beffa.
Ecco allora, ben vengano gli ecocompattatori, ben vengano le casette dell’acqua e tutte le iniziative possibili che già in giro per la Calabria e per il Mezzogiorno d?Italia sono avviate da tempo, però l’impegno precipuo dell’Amministrazione comunale dev’essere quello di predisporre il servizio per la differenziata come altri comuni viciniori stanno già facendo con grandi risultati. Gli annunci e titoli, i comunicati stampa e le note che il Comune sta diramando con una certa cadenza giornaliera servono a poco se non si agisce concretamente e strategicamente.
Ultima cosa, si deve sapere e quindi diciamolo: in molte zone dello Scalo, del Centro storico, di Schiavonea, ma anche delle frazioni più periferiche, in molte vie nei giorni e nelle settimane scorse sono stati portati via i tradizionali bidoni dicendo che nei giorni successivi avrebbero portati i bidoni ad uso famigliare per la “differenziata” ma poi non hanno portato un bel nulla. E così le persone, quei redsidenti malcapitati, per “buttare” la differenziata devono farsi parecchia strada per raggiungere i bidoni più vicini e presenti in altri quartieri e rioni. E in queste condizioni ci sono anche molte persone anziane. E allora che dire? Bah, non diciamo niente, lasciamo che parli il silenzio, quello della riflessione.