È innegabile affermare che la zona montana del territorio di Corigliano, vasta e articolata, con un ingente patrimonio boschivo, rappresenta una bellissima e preziosa risorsa naturalistica e ambientale da far apprezzare e tramandare alle nuove generazioni
e da tutelare e valorizzare adeguatamente, anche perché può e deve costituire una fonte inesauribile per l’economia locale sotto il punto di vista culturale.
La zona montana coriglianese, com’è noto, è importante sotto il profilo paesaggistico, ecologico, agricolo. È un bene che tutti dobbiamo custodire gelosamente, cittadini e istituzioni, per migliorare le condizioni di vivibilità delle numerose famiglie residenti e incentivare l’offerta turistica con idee, programmi, iniziative. È importante, quindi, garantire il potenziamento dei servizi fondamentali per la comunità che in queste località vive e lavora quotidianamente, tra sacrifici e scelte difficili dettate dall’affetto di non abbandonare i luoghi dell’infanzia.
In tale ottica, facendoci ancora una volta portavoce delle istanze provenienti in tal senso da numerose famiglie residenti nelle zone montane del territorio comunale (Piana Caruso, Baraccone, Simonetti, Trenta Coste, ecc.), nonché di alcuni giovani della città, s’intende sensibilizzare le preposte autorità in merito ad una questione di interesse collettivo: il riutilizzo degli immobili dell’ex Caserma del Corpo Forestale dello Stato in località Baraccone, ormai da anni dismessi. Una problematica certamente non nuova, ma che abbisogna di attenzione e impegno per addivenire ad una efficace risoluzione.
Tra le priorità da sottoporre alle competenti autorità, in primis Parco Nazionale della Sila, vi è certamente il futuro di questa grande struttura, immersa nel verde, che potrebbe essere destinata, ad esempio, per innumerevoli scopi di carattere sociale, turistico, aggregativo, e che oggi invece giace senza alcuna funzione e chiusa in un triste isolamento. Stesso discorso vale per l’ex Caserma Forestale di località Trenta Coste.
Recuperare e valorizzare questi immobili è una delle questioni che si ritengono prioritarie per scommettere seriamente sulle potenzialità, finora inespresse, della nostra meravigliosa zona montana.
FABIO PISTOIA