Un fatto di cronaca a dir poco raccapricciante. L’ennesimo che vede protagoniste, loro malgrado, le donne, quell’universo rosa così spesso vilipeso e maltrattato, offeso nella dignità da ignobili esseri. Nello specifico, ancor più riprovevole perché commesso da chi, già in passato, si era ripetutamente macchiato di simili nefandezze.
Nella giornata di ieri, infatti, è stato tratto in arresto un uomo di 27 anni, extracomunitario, per il reato di violenza sessuale nei confronti di una ragazza di età minore ai 14 anni. Palpeggiamenti ed altri simili “approcci” che hanno visto quella che è poco più di una bambina al centro delle morbose “attenzioni” del suo aguzzino, nient’affatto nuovo in tale spregevole casistica.
Ad eseguire l’ordinanza della misura cautelare emessa dalla Procura di Castrovillari sono stati i Carabinieri della Stazione di Trebisacce, alle dipendenze della Compagnia di Corigliano Calabro guidata dal Capitano Cesare Calascibetta, perché è nel suddetto comune dell’Alto Jonio cosentino che l’uomo risulta domiciliato. Tradotto dai militari presso la casa circondariale di Castrovillari, l’extracomunitario era solo da qualche mese uscito di prigione (febbraio 2020) dopo aver scontato una condanna a sei anni di reclusione per aver violentato diverse donne, prostitute, sulla strada statale 106, nel comune di Corigliano Calabro. Un pericoloso violentatore seriale che aveva seminato negli anni scorsi autentico terrore per questa sua notevole propensione a tale genere di crimini.
Fatto aberrante, questo scoperto e culminato nel nuovo arresto dell’uomo nelle ultime ore, che desta ulteriore sconcerto perché commesso nei confronti di una ragazza minorenne e che deve indurre alla comune riflessione su quanto sia ancora vivo, in taluni soggetti, il germe della violenza.
Fabio Pistoia