La reticenza e il terrore della vittima, le intercettazioni telefoniche e le ingessature alle mani del presunto autore del ferocissimo pestaggio a sangue. Droga e soldi come movente? Pericolo di fuga: per i giudici il pregiudicato 44enne deve restare in carcere, mentre il commerciante 49enne dopo due mesi è ancora ricoverato.
CASTROVILLARI – Condotto dal carcere di Castrovillari al vicino Tribunale della città ai piedi del Pollino, il 44enne pregiudicato coriglianese Salvatore Lagano (foto) nella mattinata di ieri s’è energicamente difeso da qualsiasi addebito che il sostituto procuratore Veronica Rizzaro gli contesta in relazione al tentato omicidio del 49enne coriglianese Cosimo Costa, il fruttivendolo pestato a sangue selvaggiamente la notte tra l’8 e il 9 giugno scorsi allo Scalo coriglianese di Corigliano-Rossano, e ridotto in fin di vita se non fosse stato poi soccorso e trasportato d’urgenza dall’ospedale cittadino “Guido Compagna” in quello dell’Annunziata a Cosenza dove per oltre una ventina di giorni ha lottato tra la vita e la morte, in coma, nel Reparto di Terapia intensiva. LEGGI ARTICOLO COMPLETO