Tra i principali incentivi imprese 2023 troviamo il bando Resto al Sud, che anche quest’anno si conferma essere un importante strumento di sostegno per le imprese e i liberi professionisti nelle regioni meridionali d’Italia.
Questa iniziativa, nata con una chiara missione di promuovere lo sviluppo economico e combattere lo spopolamento delle zone del Mezzogiorno, si è rivelata un’opportunità senza precedenti per gli imprenditori e gli aspiranti tali che si trovano in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, nonché nelle aree del cratere sismico del Centro Italia, ma anche nelle isole minori marine, lagunari e lacustri del Centro-Nord.
Resto al Sud è stato infatti lanciato nel 2012 come parte di un più ampio programma di politiche economiche e sociali, e la sua creazione è stata guidata dalla consapevolezza della necessità di ridurre le diseguaglianze territoriali e di sostenere la creazione di nuove attività imprenditoriali e la promozione dello sviluppo di quelle esistenti, tramite l’erogazione di incentivi imprese 2023.
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A chi è rivolto Resto al Sud e cosa finanzia
Gli incentivi imprese 2023 disponibili con Resto al Sud sono rivolti a coloro che hanno un’età compresa tra i 18 e i 55 anni, promuovendo così l’imprenditorialità tra i giovani, offrendo comunque opportunità anche a persone più esperte, per lo sviluppo di attività produttive nei settori dell’industria, dell’artigianato, della trasformazione dei prodotti agricoli, della pesca, dell’acquacoltura, dei servizi alle imprese e alle persone, del turismo, del commercio e delle attività professionali. Sono dunque escluse solo le attività agricole.
Ma quali sono le spese ammissibili per richiedere il contributo? Le agevolazioni aziende 2023 possono essere richieste a copertura delle spese per la ristrutturazione o la manutenzione straordinaria di beni immobili, l’acquisto di macchinari, impianti e nuove attrezzature, e di programmi informatici e servizi per le tecnologie, l’informazione e la telecomunicazione. Sono ammissibili anche le spese per la gestione di materie prime, materiali di consumo, utenze, canoni di locazione, canoni di leasing e garanzie assicurative.
È importante sottolineare che non sono invece ammissibili le spese di progettazione e promozionali, nonché le spese per le consulenze e per il personale dipendente.
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A quanto ammontano gli incentivi imprese 2023 offerti da Resto al Sud?
Resto al Sud mette a disposizione un fondo totale di 1 miliardo e 250 milioni di euro, a copertura del 100% delle spese ammissibili per le agevolazioni aziende 2023.
Questo sostegno finanziario è composto da un 50% di finanziamento bancario garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI, i cui interessi sono interamente a carico di Invitalia, l’agenzia governativa responsabile dell’attuazione del programma e un 50% di contributo a fondo perduto. Il finanziamento massimo ottenibile tra prestito bancario e contributo a fondo perduto per ogni richiedente è di 50.000 euro, salvo nel caso di società composte da quattro soci, dove il finanziamento totale può arrivare fino a 200.000 euro. Per le imprese in forma individuale, invece, il finanziamento massimo (sempre tra prestito bancario e fondo perduto) è di 60.000 euro.
Il sostegno è poi composto da un ulteriore contributo a fondo perduto erogato al completamento del programma di spesa Le ditte individuali e le attività professionali svolte in forma individuale possono beneficiare di un contributo di 15.000 euro, mentre per le società il contributo può arrivare fino a un massimo di 40.000 euro.
Questi incentivi imprese 2023 permettono dunque agli imprenditori di accedere a un finanziamento agevolato per concentrarsi sullo sviluppo delle loro attività senza il peso degli interessi bancari, e di ottenere altresì un supporto al fabbisogno di circolante.