Soffrite di alito cattivo e vi sentite a disagio quando dovete parlare con qualcuno perché temete che possa accorgersi del vostro problema?
L’alitosi è un problema piuttosto diffuso che può avere numerose cause; tra queste troviamo al primo posto la cattiva igiene orale, spesso associata a problemi di carie non curate o tartaro, seguita a ruota dai problemi digestivi.
Per curare l’alitosi è necessario indagare il problema alla radice per scoprire da cosa è provocata; questo può essere fatto esclusivamente rivolgendosi a dei professionisti sanitari. Presso strutture come il San Raffaele, ad esempio, è possibile trovare tutta l’assistenza di cui si ha bisogno per individuare le cause attraverso esami specialistici e per ricevere una terapia che sia in grado di ridurre o eliminare il disturbo.
Che cos’è l’alitosi
L’alitosi, comunemente chiamata “alito cattivo”, è caratterizzata dall’emissione di odore sgradevole dalla bocca.
Sebbene nella maggior parte dei casi sia dovuta alla scarsa igiene orale, talvolta il problema è causato da malattie più o meno gravi che colpiscono il cavo orale, ma anche stomaco, intestino, fegato e persino polmoni.
Per questo motivo è fondamentale non sottovalutare il problema, soprattutto se si manifesta in modo continuativo, e sentire il parere di uno specialista.
Alitosi: le cause
Come abbiamo accennato sopra, la principale causa dell’alitosi è la scarsa igiene orale e, in particolare, l’accumulo di detriti di cibo che, rimanendo intrappolati tra i denti e sui bordi gengivali, favoriscono la proliferazione batterica. Anche la presenza di denti cariati, stomatiti e gengiviti possono peggiorare la qualità dell’alito, così come l’ingestione di alimenti dall’odore intenso e caratteristico, come la cipolla e l’aglio.
Durante la notte, a causa di una riduzione della produzione di saliva, i batteri proliferano con maggiore facilità e, al risveglio, l’odore dell’alito può risultare ancora più fastidioso.
Anche il consumo di alcolici e il fumo, diminuendo il flusso salivare, possono causare o peggiorare l’alitosi.
Altre cause dell’alitosi
Oltre a quelle già citate, vi sono numerose altre cause che possono favorire la comparsa di alitosi, sebbene in percentuale minore; in particolare possiamo ricordare:
- malattie bronco-polmonari, come tumori e ascessi;
- patologie a carico dell’apparato gastro-intestinale, tra cui infezioni, tumori e reflusso gastrico;
- malattie sistemiche, come l’insufficienza renale e il diabete;
- assunzione di farmaci che causano secchezza delle fauci.
Nei bambini si può avere alitosi causata dal cosiddetto “acetone”, un disordine metabolico che porta l’organismo a bruciare i grassi presenti nel corpo, generando corpo chetonici, i quali causano alito cattivo.
Come curare l’alitosi: partire dalla diagnosi
Il primo passo per risolvere questo spiacevole problema consiste nell’ottenere una diagnosi specialistica. Tra le figure sanitarie che possono aiutare a indagare le cause specifiche del problema vi sono l’odontoiatra, il gastroenterologo e l’otorinolaringoiatra.
Alitosi: i rimedi
I rimedi all’alitosi certo non mancano, soprattutto quando il problema è legato all’igiene orale. In questo caso, sarà necessario effettuare una pulizia corretta, spazzolando i denti dopo mangiato e utilizzando il filo interdentale per eliminare i residui di cibo. Molto importante risulta poi la cura delle carie e la rimozione del tartaro.
Altre possibili soluzioni al problema potranno includere la modifica del regime alimentare e la riduzione del consumo di alcolici.
Nel caso in cui il problema avesse diversa origine, il medico valuterà la situazione e consiglierà la terapia più adatta.