È una problematica che si trascina da decenni ma che non trova attenzione, a quanto sembra, neppure dall’attuale Amministrazione comunale. Era il 22 novembre del 2019, difatti, allorquando un gruppo di famiglie residenti nella popolosa zona dello Scalo cittadino ai più nota come “Collinetta”,
in contrada Ralla di Corigliano Scalo, attraverso una lettera aperta, si rivolgeva direttamente al sindaco ed all’intero esecutivo comunale per denunciare una situazione a dir poco inconcepibile.
Ad oggi, tuttavia, nulla è cambiato, anzi la situazione è decisamente peggiorata. Non si è ancora provveduto a demolire quello che avrebbe dovuto essere un fabbricato ad uso abitativo situato in contrada Ralla sin dall’ormai lontano 1985.
La struttura in cemento armato, i cui lavori non sono mai stati ultimati, è oggetto di un’ordinanza di messa in sicurezza emessa nel 2008 dall’allora Commissario straordinario dell’ormai ex Comune di Corigliano Calabro, Paola Galeone.
È mai possibile che oggi, a distanza di così tanti anni, non si riesce ad emanare un’ordinanza di demolizione della struttura stessa perché, oramai, la problematica è ulteriormente degenerata, con pilastri lesionati della medesima, per giunta limitrofa alla strada che le famiglie, e molti bambini, percorrono giornalmente?
La situazione di degrado e di pericolo che vive la comunità residente nel quartiere è grave. Lo ‘scheletro’ della struttura è divenuto un vero e proprio ricettacolo di rifiuti e talvolta anche dimora per i senzatetto, i pilastri del fabbricato sono ormai logori ed i mattoni forati del solaio cadono continuamente, soprattutto con il maltempo. A rischio è l’incolumità delle famiglie della “Collinetta”, e in primis, dei bambini.
“Siamo nel 2023 – affermano i residenti – ed è una vergogna perché invano abbiamo sollevato più volte alle autorità preposte questo grave problema che persiste ormai da molti anni. Dopo aver acquistato casa, c’era stato promesso, molti e molti anni fa, che il terreno adiacente alle nostre abitazioni, con annesso casermone in totale stato di abbandono, presto sarebbe diventato un ampio parcheggio o un’isola verde per i nostri bambini. Ma le promesse e le parole, come si sa, volano al vento, specie se dette da chi non è più interessato a tutelare ed a promuovere le belle caratteristiche ambientali di questa area della città. E allora oggi, assieme a tutti gli abitanti del quartiere, vogliamo denunciare pubblicamente che davanti alle nostre porte spesso ci sono vipere, ratti di ogni tipo, rettili e randagi vari, tutti pericolosi per la nostra incolumità e per quella dei nostri figli. La loro tana è ubicata nel suddetto casermone abbandonato, la cui fatiscenza ormai non interessa più a nessuno. Purtroppo, l’incuria e lo stato di abbandono sono realtà presenti a larga macchia sul nostro territorio, ma oggi ciò che più ci indigna è la mancanza di tutela dei cittadini, soprattutto dei bambini”.
Chi di dovere, dunque, si attivi tempestivamente per la bonifica, la pulizia e il decoro dell’area in questione, divenuta ormai da molto tempo rifugio abituale di randagi e di altri animali.
FABIO PISTOIA