Mercoledì 8 febbraio, le classi quarta e quinta di tutti i plessi della scuola primaria dell’IC Don Bosco, si sono recate presso il campo di Internamento Ferramonti di Tarsia.
Gli alunni erano molto emozionati nel vedere con i loro occhi uno dei luoghi che ha ospitato tantissimi ebrei durante la seconda guerra mondiale. Per fortuna tutti gli internati di Ferramonti si sono salvati dalla follia nazista della Shoah, sia perché è stato il primo campo ad essere liberato e sia per la generosità di tutte le persone calabresi che abitavano intorno al campo e che hanno sempre aiutato gli ebrei ospiti, condividendo il loro cibo, seppure povero.
A scuola sono state numerose le attività svolte dalle insegnanti durante la settimana del 27 gennaio, ”Giornata della memoria” in modo da formare e sensibilizzare gli alunni. Sono stati visti film come “La vita è bella”, letto le pagine del diario di Anna Frank e conosciuto le storie di alcuni sopravvissuti all’Olocausto. Persone del calibro della senatrice a vita Liliana Segre, delle sorelle Tatiana e Andra Bucci e di tanti altri personaggi. Tutto ciò perché è fondamentale che sin dalla scuola primaria i ragazzi vengano a contatto con le pagine della storia del ‘900, seppure le più buie e vergognose. Pagine che vanno affrontate con delicatezza e scegliendo con cura le parole da usare, vista la giovane età dei nostri alunni, dovendo parlare di morte, leggi razziali e violenza. Questo però è necessario affinché nei loro cuori cresca la consapevolezza che ciò che è stato non debba tornare mai più.
È stato commovente vedere i loro occhi mentre visitavano il campo, osservavano le immagini, ascoltavano i racconti di alcune internate, ormai anziane, con una compostezza che solitamente non ci si aspetta da bambini che attendono l’uscita didattica per divertirsi. Questa però è stata un’uscita diversa, un’esperienza profonda che ha dato lo spunto per riflettere, per imprimere ancora di più nei loro occhi, nelle menti e nei cuori che nessuno dovrà mai più soffrire come tutte quelle vittime innocenti. Grazie alla Dirigente Scolastica Laura Sisca, sempre attenta e sensibile alle importanti tematiche educative, che ha voluto far vivere questa importante esperienza ai nostri ragazzi, che ricorderanno sicuramente. Concludiamo con le parole della piccola Anna Frank “Quel che è accaduto non può essere cancellato, ma si può impedire che accada di nuovo”. “Shalom” (pace in ebraico) a tutti.
Ins. Anna Falcone