(Spero che questo mio intervento sia letto anche dal Capitano dei Carabinieri Cesare Calascinetta).
Caro amico, che hai qualche titolo in borsa, non preoccuparti, perché non si tratta di alcun crollo delle quotazioni delle borse del prossimo venerdì, e neanche si tratta di quel famoso Black Friday americano, il nome utilizzato per indicare il venerdì successivo al quarto giovedì di novembre, ma si tratta solo del prossimo venerdì di Contrada Fabrizio, ma direi dell’intero territorio di Corigliano.
Forse avrei dovuto usare il termine “Sabato Nero”, visto che quello che sto per dirvi inizia alle prime ore di sabato, ma preferisco lasciare le cose così e venire, subito, al dunque.
Da qualche anno, in contrada Fabrizio Grande, durante il periodo estivo, di sabato, c’è una discoteca all’aperto che dalle prime ore (2:30 circa) fino a quelle del mattino (6:30 circa) ha deciso che in quella zona la gente non debba dormire. Forse sarà anche giusto, ma una considerazione mi sia consentita: è giusto che i giovani si debbano divertire, ci mancherebbe, è giusto che le discoteche debbano lavorare, ci mancherebbe altro, ma non vi sembra anche giusto che tutto ciò non si deve riverberare contro chi (soprattutto gli anziani e i malati) in quelle ore di notte profonda deve dormire?
Non è la quadratura del cerchio! Si tratta di un semplice problema, che devono risolvere coloro che sono addetti a fare rispettare le leggi.
A tale proposito, vi racconto cosa è successo dalle ore 2 alle ore 6 del sabato scorso (25 luglio), all’inizio di Contrada Fabrizio Grande, riportando un piccolo pezzo di un articolo del bravo e stimato giornalista Fabio Pistoia:
“Nelle ore della notte appena trascorsa, un’imponente attività di controllo è stata effettuata, fino alle 6 di questa mattina, dai Carabinieri della Compagnia di Corigliano agli ordini del Capitano Cesare Calascibetta; attività mirata, in particolar modo, alla prevenzione e repressione della guida in stato di ebbrezza e da sostanza stupefacente, soprattutto tra i più giovani e in prossimità dei luoghi della movida cittadina…”
Ebbene, durante queste ore, ripeto più di quattro, una discoteca, a un paio di centinaia di metri di distanza dai valenti collaboratori del Capitano Calascinetta, contravvenendo ad ogni ordinanza, ma soprattutto ad ogni regola del buon vivere civile, continuava a intrattenere i suoi clienti con musica ad alto volume, assecondata da un DJ dalla voce senza controllo.
Inutili le numerose telefonate da parte mia e di altri al 112 per porre fine o, almeno, per fare abbassare il volume così alto, perché, nonostante la risposta, dall’altra parte del telefono, “mandiamo subito una macchina”, nulla cambierà. Anzi, tutt’altro. La “cosa” addirittura peggiorava.
Ora, se la “macchina” ci sarà andata (ma ne dubito) è ancora più grave, perché questi “signori della discoteca” hanno continuato fino alle 7 del mattino!
Perciò, invito le autorità competenti (in primis, i Carabinieri) a fare rispettare le leggi. E senza aspettare il prossimo venerdì notte (le primissime ore del sabato) quando oramai la seconda “frittata” sarà fatta, di intervenire prima, cioè avvisare il gestore della discoteca, che conoscono bene, per dirgli che non sarà più possibile questa “cosa”, magari consegnando loro l’ordinanza (ultima del Comuna di Corigliano) che allego a questo mio intervento:
ORD. N° 70 DEL 8 AGOSTO 2014 PROT. N° 37457
ORDINANZA IN MATERIA DI RUMORI E QUIETE PUBBLICA, con particolare riferimento agli articoli:
Capo III Articolo 8 Paragrafo 1 (“… gli intrattenimenti musicali devono cessare, INDEROGABILMENTE, alle ore 1:00”)
Capo IV Articolo 12 Comma 1 (“… con un valore limite (LAeq) di 68 decibel, rilevato in facciata agli edifici con ambiti abitativi”)
LEGGI ORDINANZA
Distinti saluti
(la firma non serve, perché quanto detto potrà essere confermato dai carabinieri che hanno eseguito nelle prime ore di sabato 25 luglio un’imponente attività di controllo nei pressi della discoteca)
Nota
Forse i Carabinieri non sono dotati di misuratori dei suoni (per stabilire il rumore in decibel), però, sono dotati certamente di un telefonino o di un orologio.