Oggi 1 luglio 2022, la casella postale di Civico e Popolare esplode di richieste da parte dei cittadini che, disperati per l’assenza di acqua nelle loro abitazioni, implorano un intervento del Consigliere Promenzio perché spinga il sindaco a risolvere il problema.
Si lamentano perché le loro istanze restano “lettera morta”! Perché dicono di sentirsi “abbandonati” dall’assessore competente! Allo stesso tempo, ringraziano l’ufficio e i dipendenti per la disponibilità.
Mentre il Consigliere Promenzio si è già attivato, mentre scriviamo, con i dovuti atti, a noi il dovere di dare voce a quanti reclamano un diritto sacrosanto, in una città che – a quest’ora – avrebbe dovuto occuparsi di tutt’altro; una città che, sicuramente, meritava di meglio; una città in cui ci hanno costretto a ridurre la dialettica politica in mera polemica contro l’incuria generale e diffusa.
Esattamente un anno fa, un gruppo di cittadini si vide costretto a bloccare la viabilità su viale S Angelo, a Rossano, perché non aveva l’acqua, il sindaco davanti alla furia, giustificata, dei suoi cittadini scaricò la colpa su Sorical e diede del “surreale” all’accaduto. A distanza di un anno a lido S. Angelo i problemi sono rimasti gli stessi: residenti senza acqua e bagnanti che (come abbiamo letto a inizio giugno) sono costretti a scappare via, portando con sé un pessimo ricordo della nostra città (la pubblicità Ve la lasciò indovinare).
A Momena l’acqua scarseggia e nella parte coriglianese della città la situazione non è migliore, anzi. Ci arrivano segnalazioni da numerose famiglie del” Gallo d’Oro”, che da 3 giorni comprano l’acqua minerale per lavarsi. E pensare che Stasi, nella sua prima estate da Sindaco si faceva immortalare proprio su un’ autobotte, quasi fosse “il ragazzo dell’acqua”.
Oggi, dopo tre anni in cui è stato lei ad amministrare questa città, a chi la diamo, sindaco, la colpa di tutto questo? Quali sono gli atti che ha prodotto per la risoluzione del problema idrico? E l’assessore che ha scelto perché se ne occupasse, ci può rendere edotti sull’indirizzo dato agli uffici? Qual è il piano di copertura del territorio con le autocisterne? Quante ne abbiamo? Quanti uomini sono stati impiegati per la turnazione? Assessore, ci rassicuri -oggi che la popolazione nelle due marine sta per triplicarsi- che nessuno sarà più costretto ad abbandonare la residenza di vacanza perché non può lavarsi, al ritorno dal mare.
Perché lei sa bene che l’andamento di un settore dipende dall’indirizzo politico della Giunta e che è l’assessore a dover vigilare che gli uffici lo traducano in pratica, attenendosi alla legge. Che poi se no, scrivere gli articoli di denuncia – giusto, per carità – (e magari scriverli con sommo ritardo -come per le ipotesi di “malaffare” al cimitero – rispetto a chi, un anno prima, aveva richiesto un intervento immediato per gli stessi fatti – vedi Promenzio a febbraio del 2021) potrebbe sembrare, quasi, un voler (prima che sia troppo tardi!) prenderne le distanze.
Pertanto, sindaco e assessore, non vogliamo una risposta a quanto scritto; pretendiamo un intervento, quantomeno riparatore (“risolutivo” sarebbe chiedere troppo!) che garantisca una estate degna a tutta la comunità e a quanti hanno scelto Corigliano – Rossano per la loro vacanza!
Alessandra Capalbo, coordinatrice di Civico e Popolare.