SGOMINATA BABY-GANG CHE TERRORIZZAVA TORINO.
Ne eravamo più che certi. Il Capitano Cesare Calascibetta, già Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Corigliano, continua a spiccare per impegno e professionalità nel lavoro, nonché per una spiccata sensibilità per tutto ciò che è afferente il sociale, la difesa degli “ultimi”, i temi della prevenzione così cari alle famiglie e a tutte le agenzie educative e formative. Peculiarità per le quali ha conseguito attestati di sincera stima da parte di larghi strati della popolazione.
Alla guida della Compagnia ausonica fino allo scorso mese di ottobre, il Capitano Calascibetta attualmente ricopre il ruolo di Comandante della Compagnia di Torino San Carlo, una tra quelle di più antica istituzione nella storia dell’Arma dei Carabinieri. Città-simbolo, Torino, poiché è in questo luogo che venne fondata la Benemerita nel 1814.
A riprova della dedizione profusa, giunge la notizia di un’importante operazione portata a termine dal Capitano e dai suoi uomini, tanto da trovare nelle ultime ore ampio spazio sui principali quotidiani nazionali e tra le più note agenzie di stampa: sgominata una baby-gang che terrorizzava i giovanissimi della città di Torino.
Sotto il suo coordinamento, difatti, i Carabinieri della Compagnia Torino San Carlo hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di quattro giovani di età compresa fra i 15 e i 17 anni, un marocchino e tre italiani tutti residenti in città e ritenuti responsabili a vario titolo dei reati di rapina aggravata in concorso, tentata e consumata resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato, lesioni personali e detenzione di armi da taglio, commessi ai danni di loro coetanei tra il novembre 2021 e il febbraio 2022.
Secondo quanto ricostruito, con un modus operandi tipico delle baby-gang, dopo aver avvicinato e infastidito le giovani vittime con comportamenti molesti, le avrebbero costrette, con l’uso della violenza e il ricorso anche ad armi da taglio, a farsi consegnare denaro contante o telefonini. Una decina sono gli episodi contestati loro dagli investigatori e della Procura dei minori del capoluogo piemontese.
Brillante operazione che, nel registrare la meritata ribalta mediatica, ha fatto tirare più di un sospiro di sollievo a tante famiglie torinesi, finora private della serenità per quello che poteva accadere (o che era già frattanto accaduto) ai rispettivi figli, alla luce della presenza di simile gruppo di balordi per le strade del centro della città. Un risultato che premia l’attività d’indagine svolta dal Capitano Cesare Calascibetta e dai suoi uomini e per il quale rivolgiamo un plauso, in nome del vivo e indelebile legame affettivo da parte di gran parte della locale comunità e che non può che fare onore alla sua persona e all’intera Arma dei Carabinieri.
FABIO PISTOIA