Una interrogazione avente ad oggetto il potenziamento della rete di accordi con le Università italiane per specializzandi in medicina.
L’importante iniziativa istituzionale, afferente uno tra i settori di vitale importanza della società, la medicina appunto, e la possibilità di impiegare giovani risorse professionali sui nostri territori, porta la firma di Pasqualina Straface, consigliere regionale di Forza Italia, che ha inteso farsi promotrice della fattiva realizzazione di una lungimirante idea.
Con l’interrogazione – indirizzata al Presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, e al Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto – il consigliere Straface invita lo stesso Presidente Occhiuto, anche nella sua veste di Commissario per il piano di rientro sanitario, “ad attivare ogni possibile strumento ed iniziativa per favorire la stipula con le Università italiane di accordi di programma che possano permettere l’utilizzo nelle strutture sanitarie della regione di personale medico specialistico capace di far fronte alle richieste di una sanità pubblica che ha bisogno di essere sempre più qualificata, anche dando risposte concrete in termini di occupazione e di opportunità di lavoro”.
Con il Decreto Calabria ed il Milleproroghe, in attuazione del Patto per la Salute, è stata offerta ai medici specializzandi di poter seguire, tramite la stipula di accordi di collaborazione tra le Regioni e le Università italiane, un percorso formativo e di lavoro finalizzato non solo a completare gli studi specialistici ma anche ad anticipare l’ingresso nel mondo del lavoro al fine di poter offrire supporto e sostegno ad una sanità che ha bisogno di essere profondamente organizzata e potenziata per far fronte alle sfide del futuro. Da un sondaggio condotto dal sindacato dei giovani medici è infatti emersa tutta la bontà di un’iniziativa contenuta nel Decreto Calabria che è stata vista dagli stessi interessati come uno strumento ottimale di ingresso nel mondo del lavoro che dovrebbe essere prorogato fino a dopo la scadenza prevista del 31 dicembre 2022. In Calabria con l’attivazione di due accordi con l’Università di Messina e di Roma Tor Vergata si è seguito un percorso che deve essere potenziato con un intervento diretto del Presidente Occhiuto che deve passare attraverso un investimento nel mondo del lavoro e nel settore sanitario dotato di competenze e professionalità che devono essere trattenute o incentivate a prestare servizio nel contesto sanitario calabrese che attende da tempo l’attenzione che merita.
Il Consigliere regionale
On. Pasqualina Straface
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Al Sig. Presidente del Consiglio regionale
On. Filippo Mancuso
Al Sig. Presidente della Regione
On. Roberto Occhiuto
Interrogazione:
Sul potenziamento della rete di accordi con le Università italiane per specializzandi in medicina.
PREMESSO che:
la Legge 30 dicembre 2018, n. 145 (Legge di Bilancio 2019), all’art. 1, commi 547, 548, 548-bis e 548-ter, dispone che i medici in formazione specialistica, a partire dal terzo anno del relativo corso di formazione specialistica, possano essere ammessi alle procedure concorsuali per l’accesso alla dirigenza del ruolo sanitario nella specifica disciplina bandita nonché collocati, in caso di esito positivo delle citate procedure concorsuali, in una graduatoria separata da utilizzare ai fini di un eventuale assunzione a tempo indeterminato purché, nel frattempo, abbiano conseguito il titolo di specializzazione ed a seguito dell’esaurimento della pertinente graduatoria dei medici già specialisti alla data di scadenza del bando;
tale disposizione nasce dalla necessità di disciplinare la partecipazione alle procedure concorsuali a tempo indeterminato degli specializzandi che frequentano gli ultimi anni delle Scuole di specializzazione, al fine di ovviare alla mancanza di alcune figure specialistiche ed evitare che le procedure concorsuali, una volta bandite, possano andare deserte o, ancora, determinare un numero irrisorio di idonei, quindi non assolutamente in grado di poter far fronte alle pressanti necessità di un sanità pubblica messa a dura prova dalle ben note vicende pandemiche;
RILEVATO che:
con la Legge n. 60/2019 (Decreto Calabria) e, ancor di più, con la Legge n. 8/2020, in attuazione del Patto per la salute, sono state implementate le disposizioni di cui ai commi 547 e 548 dell’art. 1 della Legge n. 145/2018, prevedendo la possibilità per le aziende e gli enti del S.S.N. di procedere, fino al 31 dicembre 2022, “all’assunzione con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato con orario a tempo parziale in ragione delle esigenze formative” degli specializzandi che abbiano partecipato ai concorsi indetti ai sensi della disciplina summenzionata e che siano stati utilmente collocati nelle graduatorie di cui al comma 547 citato, anche prima del conseguimento della specializzazione;
tali assunzioni sono possibili solo dopo che le Aziende sanitarie e ospedaliere hanno accertato l’indisponibilità di risorse all’interno dei medesimi enti; l’assenza di valide graduatorie alle quali attingere, ovvero il rifiuto dell’assunzione da parte dei soggetti utilmente collocati in tali graduatorie; l’indizione di procedure concorsuali risultate infruttuose in relazione alle medesime funzioni;
CONSIDERATO che:
tali procedure sono possibili solo attraverso la stipula di accordi di programma tra Regioni ed Università e che, pertanto, la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome ha definito i contenuti minimi necessari a dare uniformità al Testo di Accordo Regione/Provincia Autonoma/Università ex Legge n. 145/2018, stabilendo che l’Università riconosce le attività formative pratiche svolte dal medico specializzando nell’azienda sanitaria presso la quale è assunto quale parte integrante e sostanziale dell’intero ciclo di studi che conduce al conseguimento del diploma di specializzazione e che l’assunzione con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato con orario a tempo parziale è effettuato dalle aziende sanitarie le cui strutture operative sono accreditate e inserite nella rete formativa delle scuole di specializzazione, ai sensi dell’articolo 43 del D.Lgs. n. 368/1999;
RILEVATO che:
da un’indagine dell’Anaao (sindacato medico) Giovani, elaborata su 1.645 risposte uniche di medici specializzandi, di cui 1.468 specializzandi, 48 neolaureati e 129 neospecialisti, presentata negli scorsi mesi a Roma in occasione della IV^ conferenza nazionale Anaao Giovani, è emerso che oltre il 90% degli specializzandi è favorevole all’adozione del Decreto Calabria e che oltre l’80% si è espresso a favore di una stabilizzazione oltre il 31 dicembre 2022, esprimendo, di conseguenza, un giudizio estremamente positivo sui contenuti del Decreto Calabria e sulle opportunità di lavoro in esso contenute;
PRESO ATTO che:
la Regione Calabria ha approvato due schemi di accordo con l’Università degli Studi di Messina e con l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata nel rispetto delle modalità di svolgimento della formazione specialistica a tempo parziale e delle attività formative teoriche e pratiche previste dalle scuole di specializzazione;
RITENUTO che:
tale strumento rappresenti un’opportunità per tanti giovani medici che potranno affrontare più facilmente il mondo del lavoro stipulando un contratto di lavoro subordinato di dirigenza medica a tempo determinato soggetto a successiva trasformazione in tempo indeterminato tramite apposito concorso e che, pertanto, potranno essere trattenuti in Italia più facilmente attraverso l’offerta di un percorso formativo che sia in grado di soddisfare non solo la formazione specialistica del medico ma anche le esigenze più complessive di una sanità che ha bisogno di personale motivato e preparato per far fronte alle sfide degli anni futuri con modelli organizzativi, che fondati sull’esperienza pandemica, siano sempre più efficienti ed efficaci;
Si invita il Presidente della Regione Calabria, anche in veste di commissario per il piano di rientro sanitario, ad attivare ogni possibile strumento ed iniziativa per favorire la stipula con le Università italiane di accordi di programma che possano permettere l’utilizzo nelle strutture sanitarie della regione di personale medico specialistico capace di far fronte alle richieste di una sanità pubblica che ha bisogno di essere sempre più qualificata, anche dando risposte concrete in termini di occupazione e di opportunità di lavoro.
Il Consigliere regionale
On. Pasqualina Straface