Per amare consapevolmente un luogo, si rende necessario conoscerne la vita che ancora adesso pulsa in ogni dove e la storia dei personaggi che hanno contributo al suo progresso.
Orbene, in questo particolare periodo d’avvento alla Santa Pasqua, nell’area urbana di Corigliano si registra un gioioso avvenimento che è, in unico tempo, d’arte e cultura, scoperta e/o riscoperta di tradizioni popolari e autentico fervore religioso. Mi riferisco all’inaugurazione del Patrimonio Statuario e della Sacra Effige della Vergine dei Sette Dolori presso la Parrocchia dei Santi Pietro e Paolo, nel cuore del borgo antico.
Quest’oggi, pertanto, desidero ricordare, a me stesso prima che ad altri, la figura e l’opera di un uomo di Chiesa che tanto si è prodigato per la crescita, spirituale ma non solo, della comunità coriglianese: don Pasquale Rugna. Molti ne hanno avuto modo di apprezzarne personalmente l’operato alla guida della Parrocchia dei Santi Pietro e Paolo e l’affetto che ne ha animato il percorso della, nella e per la città ausonica.
Fu proprio don Pasquale ad impegnarsi senza sosta, e senza mai lesinare né tempo né energie, affinché il restauro di questo storico edificio di culto prendesse finalmente inizio. La speranza divenne certezza, difatti, nel febbraio del 1995, con l’avvio del predetto restauro della chiesa dei Santi Pietro e Paolo a cura dell’indimenticabile architetto Mario Candido ed a seguito del fervido interessamento di don Pasquale.
Accanto a tutto ciò, espressione dell’amore innato che quest’uomo nutriva per le origini ed i tesori della coriglianesità, ancora oggi riecheggia, nelle menti e nei cuori di molti concittadini, le opere pie, i prodighi consigli, la capacità d’ascolto e attenzione per i più deboli della società. Egli coltivava il dono di vivere pienamente il luogo nel quale esercitava il suo ministero pastorale, e di farlo con l’afflato della sua intelligenza, della sua cultura, della sua proverbiale disponibilità.
Mi fermo qui. Poche ma sincere righe e una foto (gentilmente fornitami dal signor Salvatore Rugna, fulgido esempio di cittadino che ama fortemente il territorio e la sua storia) per testimoniare la presenza e l’insegnamento di don Pasquale Rugna: prete del restauro e sacerdote degli ultimi.
FABIO PISTOIA