Non ce l’ha fatta la piccola Ginevra, bimba di appena 2 anni, di Mesoraca, positiva al Covid-19.
Una foto della sua bimba sorridente, i capelli lisci tirati indietro con un nastro, la cameretta tutta rosa sullo sfondo. “La mamma ti amerà per sempre angioletto mio” scrive Rossella alla figlia che non c’è più. Ginevra, due anni compiuti a dicembre, se l’è portata via il Covid in poco più di due giorni. La bimba dà forma all’amore di una donna con il suo uomo, dà voce alla vita che vuole essere eterna, prolungandosi in lei. Tutti questi sentimenti durano il breve tempo di appena due anni e aprono a un dolore immenso, a un vuoto incolmabile. Tante domande però affollano ora il nostro cuore: perché la malattia in una bambina così piccola e innocente? Ginevra era la nostra felicità: come poter accettare la sua morte? Dov’era Dio, invece di salvare Ginevra, che amava tanto? Il Signore ha vinto ogni morte e che l’amore è più forte della morte. I nostri cari, ancor più Ginevra, sono nelle mani forti e buone di Dio, che si prende cura di ogni suo figlio abbracciandolo con la sua misericordia. Oggi mi viene in mente l’esempio dell’ostrica. Quando le entra dentro un granello di sabbia, una pietruzza che la ferisce, non si mette a piangere, non strepita e non si dispera. Giorno dopo giorno trasforma il suo dolore in una perla: il capolavoro della natura, della vita e dell’amore. Ginevra è viva e ci ama più che mai. Non sentite la sua voce nel vostro cuore? Un forte abbraccio ai genitori di Ginevra, ai familiari, alla Comunità di Mesoraca e alla nostra Regione.
francesco caputo