Quando noi trattiamo di ” familismo amorale” in realtà parliamo di una struttura antropologica e sociale di difesa. Un gruppo sociale tenderà sempre a strutturarsi organizzandosi efficacemente. Questo aspetto che viene trattato anche da Hegel e Marx quale condizione politica e di organizzazione di uno Stato o in uno Stato, apre a riflessioni non semplici. Si è di fronte ad un problema che contrappone una spinta naturale, la difesa di un gruppo o famiglia, ad una questione di diritto e di etica sociale che è fondamentale per la costituzione e la salvaguardia dello Stato.
In assenza di uno Stato o di politiche sociali adeguate, tra cui il controllo del territorio ed il rispetto delle norme che spettano allo STATO, il gruppo si sgancia dalla comunità e fa riferimento a sé. Diversamente dove uno Stato è presente e risponde ad istanze sociali il cittadino fa riferimento allo Stato.
Nel meridione prevale da sempre il gruppo.
Le origini delle mafie, o anche di associazioni a sud come le logge massoniche, il rotary o altre similari, trovano da sempre terreno fertile.
Siamo di fronte al problema dei problemi, Corrado Alvaro ne tratta come il dramma della famiglia e ne collega il rapporto con la ricerca del potere ad ogni costo.
In altri termini il sottosviluppo del meridione non è solo condizione sociale primitiva, ma condizione voluta per scelte politiche in cui lo Stato si dimostra patrigno.
Un esempio efficace viene dalla realizzazione della nuova Ss106.
Vi è sempre il solito gruppo familistico ed amorale che preserva i suoi interessi ed uno Stato che trova una pezza d’appoggio per non realizzare o ritardare i cantieri.
In questo ha ragione Fabio Pugliese quando afferma che sono gli stessi rappresentanti politici da noi eletti a disattendere le indicazioni dell’elettorato e del buon senso ubbidendo al familismo amorale, al gruppo che fa riferimento a sé.
Come possiamo uscire da questo impasse?
La cultura, i pensieri e gli scritti di uomini straordinari aiutano ad allungare lo sguardo ad aprire la mente. . Costantino Mortati richiama nei lavori della Costituente ad un processo di infrastrutturazione e di riposizionamento del sud Italia. In mancanza – dice- non possiamo
considerare alcun regionalismo autonomo o differenziato.
Ecco perché la politica svolge un ruolo necessario nell’offrire analisi e proposizioni su un piano dialettico del merito e strategico.
Essa, la Politica, è strumento dirimente per la soluzione a tali problematiche e ragioni inderogabili del farsi Stato.