Da un anno assisto, a danno dei cittadini, all’ostinato e illegittimo rifiuto da parte di alcuni Uffici Postali, ed in particolare dell’agenzia ex Corigliano Scalo, di apporre sugli atti di notifica in giacenza e ritirati presso gli sportelli postali, il timbro di data dell’effettiva consegna. Inutile le lamentele e le violazioni del diritto di difesa più volte sollecitate, verbalmente, presso i competenti Uffici.
Sono stata costretta ad una regolare diffida a Poste Italiane, a riportare il caso all’attenzione del Consiglio Nazionale Forense, all’attenzione dell’Onorevole Elisabetta Barbuto, al Direttore Generale della Giustizia Civile, e anche ad alcune testate giornalistiche nazionali.
Esempio: una multa, una cartella, un accertamento, un decreto ingiuntivo, pervenuto ai cittadini e ritirati in giacenza presso gli sportelli dell’Ufficio Postale, restano, da circa un anno, privi del timbro comprovante la data del ritiro e, dunque, del calcolo puntuale per l’effettiva decorrenza di eventuale impugnazione.
L’ostinato rifiuto da parte degli addetti, è sempre stato motivato con un cambio di regole all’interno di Poste Italiane e dell’eliminazione del timbro al momento della consegna presso gli sportelli.
Chi riceve la notifica anche di una multa, ha la necessità, ai fini giudiziari e di difesa, di dimostrare la tempestività dell’atto impugnato che decorre dalla notifica e dal ritiro dell’atto stesso.
La stessa Suprema Corte si Cassazione ha precisato che i “ movimenti di monitoraggio presenti sul servizio online non sono validi ai fini della prova della data di notifica”.
Grazie anche all’interessamento dell’onorevole avvocato Elisabetta Barbuto, Poste Italiane ha chiarito la questione ed ha precisato: “ che tutti gli atti notificati ex L. 890/82 e non potuti recapitare ma ritirati in giacenza presso gli sportelli postali, vengono regolarmente timbrati sul retro, all’atto del ritiro da parte del destinatario, con timbro guller recante la data dell’effettiva consegna. La Società intende rassicurarLa che sarà propria cura richiamare l’Ufficio all’osservanza delle disposizioni…” . La missiva è pervenuta direttamente da Poste Italiane dall’Ufficio Affari Legali.
I cittadini, pertanto, potranno e dovranno esigere, nel loro esclusivo interesse, per garantire una precisa difesa, alla luce di tale chiarimento, per gli atti notificati (dalla multa, alla cartella e/o all’avviso di pagamento, e/o atto giudiziario) e in giacenza presso gli sportelli postali, il timbro recante la data dell’effettiva consegna, precisando ai relativi addetti, in caso di arbitrario diniego, la nota di riscontro dell’Ufficio legale di Poste Italiane.
Avvocato Graziella Algieri