Alla vigilia della tradizionale Fiera dell’Ascensione, in programma sabato 4 e domenica 5 maggio sul Lungomare di Schiavonea, borgo marinaro e turistico del comune di Corigliano Rossano, si registra un interessante intervento a firma di Francesco Lazzarano, stimato rappresentante dell’Anva (Associazione Nazionale Venditori Ambulanti) della Confesercenti, storico operatore commerciale e solerte punto di riferimento per l’intera categoria.
“Il commissario prefettizio Domenico Bagnato, con deliberazione n. 3 del 10 gennaio 2019, artt. 2 e 8, comma 2, per motivi di antiterrorismo, antincendio, per la security e la safety, con la nuova pianta planimetrica e numerosa ha inteso assegnare n. 279 posteggi anziché 690 come invece prevedeva l’ordinanza n. 65 emessa dall’ex sindaco Pasqualina Straface. I nuovi posteggi – dichiara Lazzarano – sono stati posizionati spalle al mare, predisposti su due file e non più su quattro, con l’estromissione di n. 330 posteggi. L’ente commissariato ha impiegato sei mesi per assegnare virtualmente i posteggi di cui, attualmente, non compaiono i numeri sulla zona predetta. Il sottoscritto, quale rappresentante di categoria dell’Anva Confesercenti, asserisce che molti commercianti hanno preferito non fare domanda di partecipazione perché i costi di gestione e la pressione fiscale sono tra i più esosi d’Italia. Due giorni di Fiera costerebbero 84 euro di tasse per occupazione di suolo pubblico, 48 euro per oneri di pulizia e vigilanza, 16 euro di blocco per inoltrare la domanda a mezzo Pec i commercianti che provengono da altre regioni, fra gasolio e manodopera spenderebbero altri 60 euro, per un costo totale di 178 euro, tra l’altro anche da versare anticipatamente con la speranza di buone condizioni meteo”.
“Un ridicolo particolare è che quando si svolge la Fiera – prosegue Lazzarano – la presenza dei commercianti è di n. 279 e il comune spende circa 15mila euro per le barriere “new jersey”, invece quando si svolge il mercato del martedì c’è un afflusso di commercianti di n. 346 che sguazzano nella più totale anarchia e non vi è nessuna presenza di vigilanza. L’Anva si chiede: perché spendere questa grossa cifra per lo svolgimento di questo tradizionale evento che a poco a poco sta scomparendo? Si chiede all’amministrazione commissariata di provvedere a posizionare su tutto il perimetro fieristico i bagni chimici, di fornire le buste per la differenziata, di fare sgombrare tutto il sito da autovetture, cassonetti della spazzatura e quant’altro. L’Anva ricorda inoltre di aver chiesto un incontro con i nuovi dirigenti per ciò che riguarda la Tosap di 84 euro e la Tarsu di 48 euro, sperando di ricevere una risposta positiva ed in tempi celeri”.
Fabio Pistoia