Ho letto di una lettera in cui il sig. Antonio Sciarrotta se la prende con quanto io ho scritto affermando che lo avrei diffamato, che avrei detto bugie e in più mi accusa quando sono stato presidente del WWF di non aver svolto bene il mio ruolo, perché non avrei denunciato l’abusivismo e le illegalità. Io non intendo scendere in polemiche sterili e soprattutto personalistiche. Se c’è una virgola di quello che il sottoscritto ha detto o scritto che non corrisponde a verità allora il signor Sciarrotta faccia pure tutto quello che crede. A me sembra di avere citato solo fatti noti alle cronache dei giornali da tempo, senza aggiungere nulla che non fosse già stato evidenziato.
Per quanto riguarda la discarica di Cotrica, è noto alle cronache che più di una volta è stata chiusa per una serie di problemi legati alla difficoltà della sua gestione, come tutte le discariche calabresi e come tutte le discariche per le quali l’Italia paga fior di multe all’Unione europea.
Le discariche da sempre hanno inquinato il terreno con il percolato, ma anche l’aria con l’aerosol che trasporta col vento sostanze nocive alla salute. Questo è l’abc dell’ambiente, e se il sig. Sciarrotta pensa che la discarica di Cotrica ne sia immune, o ne sia stata immune, si sbaglia di grosso.
Quanto a come ho svolto la mia attività di responsabile del WWF Sila greca prima e poi di presidente del WWF Calabria c’è un archivio intero di fotografie e di articoli di stampa che dimostrano come io ho cercato di fare il mio dovere di ambientalista contro l’abusivismo, contro chi inquinava i torrenti, contro i sindaci che non prendevano provvedimenti. Certamente non ho avuto grandi aiuti nell’opera di denuncia delle illegalità e delle deturpazioni contro l’ambiente; perché siamo in un territorio dove manca la cultura dell’ambiente.
Naturalmente non sta a me giudicare se ho svolto bene il mio lavoro oppure no. Io sono orgoglioso di quello che ho fatto, con poche forze, e non ho visto il sig. Sciarrotta quando insieme a un migliaio di persone fu bloccata la discarica di Bucita per quasi due mesi nel 2004 ,nella quale scaricavano tutti i comuni della zona, compreso quello di Corigliano. Discarica che fu sequestrata dalla magistratura con rinvio a giudizio di alcune persone. E non ho visto neppure il sig. Sciarrotta incatenarsi agli alberi, come feci io e il mio amico P.Altavilla, quando il comune di Rossano decise di tagliare un albero secolare in viale S. Angelo. Così come non ho neppure visto questo signore denunciare gli scarichi abusivi nel mare fatti da privati e dai due comuni di Corigliano e Rossano a causa di due depuratori che non hanno mai funzionato e anche a causa di condotte sottomarine che sono vietate dalla legge. Queste cose le ho sempre denunciate, anche di recente. Il mio rammarico, semmai è che le denunce di pochi non bastano se manca la cultura ambientale nei cittadini. A Corigliano, purtroppo, sig. Sciarrotta, ci vorrebbe l’esercito, non il WWF !!
Nel mio armadio ci sono custoditi tutti i ricordi bellissimi di tanti anni di impegno a difesa del mio territorio che vorrei non fosse sporcato né dai rifiuti abbandonati da chiunque, né dalle discariche varie, né da tanti altri fenomeni di degrado che derivano principalmente dall’ignoranza e dall’incuria verso l’ambiente. E in particolare il territorio di Corigliano non da ora , purtroppo, è uno di quelli dove gli uomini hanno violato i nostri boschi, le nostre campagne, le nostre spiagge pure. Meno male che non ci sono industrie chimiche, come a Crotone, perché diversamente non lo so che cosa avremmo mangiato al posto delle clementine. Che pure, già adesso , purtroppo, contengono fitofarmaci, i quali sono i principali responsabili dei tumori all’apparato gastrointestinale, per quello che a me è dato conoscere.
FABIO MENIN