Il generale Graziano ed a seguire il prof. Geppino Caputo! C’è però l’incognita di …
Per l’analisi dei nostri quesiti, ci siamo avvalsi di due giovani professionisti specialisti in sondaggi e di dati statistici forniti in modo particolare da fonti comunali e da prefetture, che hanno dato loro la possibilità di svolgere un’analisi completa ed esauriente in tutte le sue parti. Per prima cosa, hanno affrontato il fenomeno dell’astensionismo politico, che a dir loro, si è sempre manifestato in modi e maniere diverse nelle varie elezioni siano esse politiche, regionali o amministrative.
Dopo avere fatto un’analisi generale del voto in Italia, hanno scelto di svolgere un’indagine sui due comuni che sono tra i più importanti della Piana di Sibari, Corigliano e Rossano. Quanto alla partecipazione vera e propria la forma più comune, è per moltissime persone anche l’unica, è la partecipazione elettorale, per questo le domande sono state poste ai cittadini i quali non esercitano spesso un certo peso sulla vita politica, si è chiesto a questi, di quali opportunità si avvalgono di prendere parte alla vita politica della loro comunità, ovvero quanti partecipano e in quali forme. Al vertice di queste domande tre sono state le più frequenti:
A) Andrà a votare alle prossime amministrazioni Corigliano- Rossano? Il 74,8% ha risposto che si recherà alle urne più che altro per controbattere il clientelismo politico definito come una relazione tra due soggetti, padrone e cliente a svantaggio delle classi meno rappresentati. Molti degli intervistati, hanno risposto che non basta più l’assistenzialismo, si avvii un ricambio di classe dirigente, capace di avviare un rinnovamento reale e profondo, lo chiedono per le due città. Questa è la linea oggettiva di tendenza è questa è la loro politica, la loro speranza. L’unica paura quasi certa e che il movimento si trova d’accordo è il variopinto colore ideologico delle lista(quelle che si sanno) è che i cittadini percepiscono quasi certamente come un semplice trasferimento di clientele per consolidare, sotto nuove etichette, i vecchi e attuali rapporti tra partiti, tra movimenti e parte di società, cosiddetta voltagabbana ed interessata che provocherà al nuovo sindaco non pochi problemi nel governare ed amministrare il nuovo comune. Se questi, sono le previsioni, allora non vedo di che cosa dovrebbero dirsi soddisfatti i cittadini delle due città. I nomi, diciamo più gettonati, usciti fuori dal sondaggio sono: il Generale Graziano, primo e staccato da pochi punti percentuali il prof. Geppino Caputo. La risposta più che altro trova il giustificazioni nella mala gestione della cosa pubblica avvenuta negli ultimi dieci anni al comune di Corigliano. Dunque i Coriglianesi, nelle intenzione, ci sembra vogliono cambiare! A questo punto, la domanda che assilla e che il nostro piccolo movimento si pone è: Sapranno farsi qualora uno dei due sarà eletto sindaco del comune unico, portavoce degli operai, dei lavoratori, degli emarginati, dei bisogni delle donne, dei giovani, degli antichi problemi di Corigliano, del territorio, mai affrontati prima? In primis, la destinazione definitiva del porto, la centrale enel, riportare l’ordine pubblico nelle periferie preda di furti, al disordine e di una immigrazione non controllata che a dispregio di Salvini & Di Maio non sono i cosiddetti neri che vengono dal mare. Sapranno affrontare politiche rivolte alla creazione di posti di lavoro, sapranno mediare con le istituzioni per dare al sud quelle infrastrutture necessarie per decollare e che il governo Giallo- Verde per il momento ha congelato? Queste sono le attese e le speranze del popolo.
B) La seconda domanda alternativa è stata: Quale è il politico coriglianese di cui vi fidate e che vorreste che vi rappresentasse al governo delle due città? Il nome che primeggia su tutti gli altri politici Coriglianesi è uno che per motivi personali e per gli sviluppi che speriamo ne seguiranno, potrebbero compromettere l’iter, solo per questo, preferiamo mantenere il più netto riserbo sul nome. Su una cosa i cittadini Coriglianesi, sono stati intransigenti: Deve essere il candidato che rappresenta tutta la coalizione del centro sinistra, fino adesso sparpagliata, divisa, ridotta assieme ad altri politici a teatranti ambulanti in cerca di un qualche posto in qualsiasi lista. I Coriglianesi pretendono che la sua candidatura, venga condivisa anche dalla Rossanese, l’importante è che abbia potere di veto su candidature ritenute deleteri per l’intera coalizione. Riguarda il M5S e la Lega, gli intervistati prevedono un calo significativo, più che altro per l’assenza di una persona capace, ma soprattutto per le promesse finora non mantenute(uno fra tutte il salvataggio della banca Carige) e per la subalternità del movimento a Salvini. Questo è il parere degli elettori Coriglianesi di sinistra che il 4 Marzo hanno votato per il movimento 5 stelle.
MOVIMENTO CENTRO STORICO- CORIGLIANO CALABRO. Luzzi Giorgio