Tramontato il “sogno” della Cittadella ad Insiti che doveva essere la sede del nuovo comune della città di Corigliano-Rossano con l’introduzione della sentenza del consiglio di stato del 10-12-2018 non ci è chiaro come mai ancora si continua a parlare di una ipotetica “sede legale” della città unica.
Chiediamo al Commissario Bagnato di non andare oltre ciò che la legge prescrive a tal riguardo! La L. 7 aprile 2014 n 56, nello specifico l’art. 125 comma C parla chiaro: “In assenza di uno statuto provvisorio, fino alla data di entrata in vigore dello statuto e del regolamento di funzionamento del consiglio comunale del nuovo comune, si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni dello statuto e del regolamento del consiglio comunale del comune a maggiore dimensione demografica tra quelli estinti”. Non si evince, dunque, da nessuna altra norma il riferimento ad una “sede legale”. Se si continua ad illudere la popolazione su dati incerti e pericolosi ovvio che mai si raggiungerà quel clima di equilibrio e di armonia che dovrebbe unire e non dividere. Al Commissario Bagnato chiediamo di fare chiarezza su questo punto e allontanare qualsiasi genere di equivoco. La transizione verso la nuova città deve avvenire secondo buon senso senza creare problemi alla cittadinanza con maggiori disservizi, spostamenti di uffici e personale. Spetterà al sindaco e al nuovo consiglio comunale decidere su argomenti di questa portata aspettando la “primavera”. Trasparenza, legalità e chiarezza devono essere le basi dello Statuto, attraverso il quale si dovranno concedere pari dignità alle due ormai ex città. In questo faticoso percorso vigileremo e non accetteremo alcun tipo di ingerenza e favoritismo.
Pamela De Patto Gruppo Corigliano Vive