Campeggia, in tante discussioni politiche sulla questione meridionale, alimentate dalle frange più accese di un neo-borbonismo aggrappato al mito di primati del tutto immaginari del Mezzogiorno preunitario, l’idea che l’Unità d’Italia avrebbe creato le condizioni di inferiorità economica e civile del Sud rispetto al Nord,
interrompendone così uno sviluppo ben avviato, e riducendone la popolazione alla miseria e all’emigrazione. La verità, invece, è che l’unificazione del 1861 ha sottratto il Meridione a un destino di depressione e di sottosviluppo, facendolo entrare stabilmente nella modernità. LEGGI ARTICOLO COMPLETO