Dopo il voto del 26 maggio, e in prossimità del ballottaggio, è ovvio che il povero elettore pensi di trovarsi di fronte a due candidati a sindaco e a due ipotesi di governo abbastanza chiare tra cui scegliere. Almeno per chi voglia ancora ragionare di politica.
Due ipotesi, che poi dovrebbero spalancare vie parecchio differenti, addirittura opposte, per la governabilità. Invece niente: di queste due ipotesi ancora non c’è traccia nel dibattito politico. Così, per superare l’ostacolo, cercherò di spiegare alla città cosa potrebbe succedere all’indomani del 10 giugno.
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