Ho letto con estremo interesse l’articolo di un tale Anton Giulio Madeo, sicuro che si chiama così? Boh! Se non è il suo nome non deve vergognarsi a dire chi è, ma vai a capire questi intellettuali, usano pseudonimi. Io sono e mi chiamo Serafino Giampiero Dardano, nato Corigliano Cal. il 30.06.1973, di professione avvocato. L’articolo “Caro sindaco, ti voglio bene, sei un bravo ragazzo, ma devo votare contro la revoca” apparso su lostrappoquotidiano.it il 17 Settembre 2017 dice tutte cose vere, condivisibili o meno è altra cosa, racconta fatti e circostanze alcune un po’ distanti dalla realtà, però è chiaro che ognuno dovrà rispondere per se stesso, se lo riterrà opportuno.
Lo “scrittore” Anton Giulio Madeo, mi definisce, meno furbo e piagnone, meno furbo rispetto a cosa ed a chi? Poco importa, piagnone, è vero ma ricordo a questo “intellettuale”, o a chi ha riferito di tali incontri che si sono tenuti nel retro del Consiglio Comunale, ma solitamente a Corigliano si dice “vanni a surici”, ma al massimo si va in tre, che sono stato sottoposto e domani dovrò essere nuovamente sottoposto ad altro doloroso e fastidioso intervento odontoiatrico, così si dice; ed i miei occhi umidi erano tanto per il dolore, ma anche per l’amarezza che provavo in quel momento.
Non ho mai chiesto perdono a GERACI, né perché avevo famiglia, né per altro, né tantomeno devo chiedere scusa a qualcuno o ringraziare qualcuno per avermi concesso qualcosa nella mia vita, sfido chiunque di dimostrarmi il contrario.
Quanto all’estasi lo scrittore ANTON GIULIO MADEO o era presente, nelle stanze dietro il Consiglio Comunale, sotto forma anche lì di pseudonimo o qualcuno le cose le ha riportate, facendo trasmigrare nel racconto finanche l’estasi.
Aggiungo che la qualità dei protagonisti non ben si distingue, lo inviterei a chiarire se fra i protagonisti vi sono tutti oppure né esclude alcuni, altrimenti si potrebbe confondere, la merdam con i crustula, che erano biscotti di frumento venduti per strada nella antica Roma, e precisamente nel periodo di Diocleziano, quando emanò il primo CALMIERE, i crustula venivano preparati per le cerimonie sacrificali e venivano anche usati dai maestri per premiare gli scolari più meritevoli.
In quanto alla viltà di questi giovani leoni, è vero anzi verissimo, non solo riconosco la viltà , ma anche la mia ignoranza e la mia ingenuità, meno male che vi sono tanti furbetti in giro ma facilmente scovabili, preciso che sono ostaggio tanto dai cialtroni rossanesi, tanto dai massoni, i quali dopo aver finito le riunioni di Loggia mi consentono di uscire la mattina, fare i bisogni fisiologici, e nonostante, ostaggio pensa un po’ caro ANTON GIULIO MADEO, riesco a fare anche una doccia, perché loro preferiscono un ostaggio pulito, mi fanno cambiare ogni giorno.
Finisco con il dire che sarò inadeguato, ma in Consiglio Comunale, si porta il caffè nel thermos, e lo si offre prima alle donne presenti, ma dentro vi deve essere il caffè, ma siccome sei un gran burlone, nel thermos non vi era il caffè, ma appena lo aprivi usciva un fallo di plastica, chissà se queste cose si potranno continuare a fare senza questi giovani leoncini, vili ed ignoranti, che nella tua scala di valore sono MINUS QUAM MERDAM.
Io poiché frequento, anche bar peggiori di quelli di Caracas, lo sai cosa dicono in alcuni di questi bar “E’ nu bravi guagnuni, u vulimi bene, ma per la mprecudeuta è na crucia fricata”.
AVV. SERAFINO GIAMPIERO DARDANO (pseudonimo, INGENUO PIAGNONE).